Bere acqua frizzante fa male a chi soffre di pressione alta? La risposta della medicina

Bere acqua frizzante fa male a chi soffre di pressione alta? L’acqua frizzante contiene più minerali. Rispetto a quella naturale contiene più sodio, magnesio, potassio e calcio. «Se questo può sembrare un vantaggio per tutti coloro che assumono pochi minerali con l’alimentazione, in realtà non lo è – commenta la dottoressa Francesca Evangelisti, biologa nutrizionista – poiché si tratta di minerali inorganici e, pertanto, non facilmente assimilabili dall’organismo». La maggior presenza di queste sostanze, però, può determinare ritenzione idrica, motivo per cui è bene evitare acqua frizzante in caso si soffra di questo problema. Sempre per la presenza di sali, l’acqua frizzante è anche sconsigliata in chi soffre di pressione alta. L’acqua frizzante è un’acqua minerale ricca di anidride carbonica. “Questo tipo di prodotti – spiega la dottoressa Evangelisti – può essere naturalmente frizzante, detta anche effervescente naturale, quando l’anidride carbonica è presente originariamente, acque che sgorgano come tali dalla sorgente, oppure frizzante artificiale, quando l’anidride carbonica viene addizionata volutamente mediante un processo detto carbonazione». A seconda del contenuto di anidride carbonica, l’acqua può essere frizzante o leggermente frizzante. Bere ogni tanto acqua frizzante non fa male, ma deve essere un evento occasionale.

Quale acqua bere per abbassare la pressione? Uno dei primi accorgimenti utili, quando si soffre di pressione alta, è ridurre il consumo di sale. L’acqua che beviamo, è bene sapere, contiene in genere quantità modeste di sodio, ma contro l’ipertensione è meglio sceglierne una particolarmente povera. Le acque più indicate per aiutare a controllare la pressione sono di conseguenza quelle minimamente mineralizzate o oligominerali iposodiche, con un contenuto di sodio inferiore ai 20 mg per litro. Queste acque minerali assicurano infatti un maggiore effetto diuretico, prezioso per eliminare il sodio in eccesso. Andrebbero invece evitate le acque con un contenuto di sodio maggiore di 200 mg/L. Secondo alcuni studi, inoltre, bere acqua ricca di sali minerali come magnesio e calcio può essere utile a contrastare e abbassare i livelli di pressione.

Quali sono i benefici dell’acqua frizzante? L’acqua frizzante aiuta a digerire perché stimola la secrezione dei succhi gastrici funzionali al processo digestivo. Grazie all’anidride carbonica, l’acqua frizzante risulta essere particolarmente indicata per chi soffre di digestione lenta e pesante e meno indicata nei casi di ipersecrezione gastrica. L’acqua frizzante non fa ingrassare. Il gas, infatti, esercita una pressione in grado di favorire lo svuotamento dello stomaco ed il transito del cibo nell’intestino, favorendo la digestione. L’acqua frizzante aiuta a perdere peso, perché assunta prima dei pasti smorza il senso della fame, favorendo l’assimilazione di minori quantità di cibo. L’acqua frizzante ha un effetto batteriostatico. L’acido carbonico che si genera con la gasatura contrasta la proliferazione microbica, per questo motivo le acque frizzanti confezionate si conservano meglio. L’acqua frizzante ha un potere dissetante “immediato”. Tutto questo a causa dell’effetto che l’anidride carbonica ha sulle papille gustative. L’acqua frizzante ha zero calorie. Per questo assomiglia a una bibita ma ha il valore aggiunto di non apportare nessun contributo calorico. Quando fa molto caldo bere un bicchiere di acqua fresca e frizzante è quanto di meglio si possa fare per appagare la sensazione di sete e riequilibrare l’idratazione dell’organismo. L’acqua frizzante non è indicata per tutti coloro che soffrono di acidità di stomaco, lusso gastroesofageo, gastrite e ulcere gastriche. Anche se è vero che è più sicura di quella naturale perché l’anidride carbonica aggiunta è in grado di limitare la replicazione batterica. A causa dell’elevato contenuto in anidride carbonica, l’acqua frizzante può provocare disturbi di dilatazione gastrica e gonfiore addominale.

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