Cosa succede a chi beve birra prima di dormire? Risponde la medicina

Cosa succede a chi beve birra prima di dormire? Bere un bicchiere di birra prima di andare a dormire potrebbe essere d’aiuto a chi soffre di insonnia. La birra, infatti, a differenza del vino, tende a generare torpore. A volte, infatti, la birra viene indicata a chi fatica a prendere sonno come rimedio per cercare di contrastare l’insonnia. L’alcol contenuto nella birra, infatti, pare svolga una blanda azione sedativa, mentre l’effetto soporifero della birra sarebbe dovuto al luppolo. La birra, comunque, concilia il sonno grazie all’acido nicotinico e alla lattoflavina che contiene. Attenzione, però, la birra aiuta a dormire solo se assunta poco prima di andare a letto e, come per ogni cosa, solo a patto che venga assunta nelle giuste quantità.

La birra riduce il rischio di Alzheimer? Uno studio condotto da ricercatori spagnoli mostra che il silicio contenuto nella birra potrebbe contribuire a proteggersi dagli eventuali effetti deterioranti dell’alluminio sul cervello, che da ricerche precedenti era stato correlato al rischio di Alzheimer. Questo studio spagnolo, pubblicato sulla rivista Food and Chemical Toxicology, sostiene che un consumo moderato di birra potrebbe essere una componente normale delle abitudini alimentari della popolazione. I ricercatori dell’Università di Alcala hanno scoperto che il consumo di bevande alcoliche deve essere mantenuto entro certi limiti, che possono variare a seconda del sesso e dell’età. La birra contiene vitamina B6 e B9 che proteggono l’organismo dalle malattie cardiovascolari.

La birra aiuta a ridurre lo stress? Sì. berne modeste quantità, permette alle persone di ridurre lo stress e con esso numerose malattie cardiache causate proprio dallo stress. Secondo uno studio condotto dai ricercatori dell’Università di Montreal, in Canada, bere due bicchieri di birra al giorno può essere un antidoto utile per ridurre l’ansia e lo stress, soprattutto se solo legati alla propria situazione lavorativa. Secondo uno studio condotto dall’Università di Harokopio, in Grecia, bere birra può fare bene al cuore e contribuire a migliorare la circolazione del sangue, in particolar modo rendendo più flessibili le arterie. E’ molto importante, però, bere la birra senza esagerare.

La birra è un integratore sportivo? Sì la bitta è un eccellente integratore sportivo. La birra, infatti, sembra essere è un mix di vitamine e minerali, capaci di migliorare anche le prestazioni degli atleti reintegrando ciò che si è consumato con l’allenamento. La birra, inoltre, può essere d’aiuto per migliorare la digestione. In particolare, la birra scura contiene circa 1 grammo di fibre solubili in ogni bicchiere da 300 millilitri, a differenza del vino, che non contiene alcun tipo di fibra. Anche se la birra contiene poche fibre alla fine sono sempre molto importanti per il transito intestinale e per la digestione.

La birra fa ingrassare? Bisogna stare molto attenti al fatti che la birra contiene alcol etilico e alcuni carboidrati semi-complessi, le maltodestrine. Per questo la birra può stimolare la produzione di insulina, l’ormone che regola lo stress e non soltanto. L’eccesso insulinico tende di per sé a far ingrassare e l’effetto è amplificato dal fatto che gli acidi grassi dell’etanolo in gran parte non vengono trasformati in energia, ma direttamente in grasso. La bitta è vietata per le donne in gravidanza, durante l’allattamento, per chi soffre di ulcera o patologie epatiche. La birra tradizionale, infine, è vietata anche per i celiaci.

Consiglio. Le informazioni contenute in questo sito sono presentate unicamente a scopo informativo, in nessun caso possono costituire diagnosi o prescrizione di un trattamento: non intendono e non devono sostituire in alcun modo il rapporto diretto fra medico e paziente o la visita specialistica. Si raccomanda inoltre di chiedere sempre il parere del proprio medico curante o di medici specialisti riguardo ogni informazione o esperienza riportata. Se si hanno dubbi o quesiti su patologie o sull’uso di un qualsiasi farmaco o altro, è necessario fare riferimento ad un medico oppure a personale specializzato, a seconda della problematica.

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