La pasta al dente mangiata fredda fa bene o fa male? Ecco l’incredibile risposta

La pasta al dente mangiata fredda fa bene o fa male? La pasta al dente mangiata fredda aiuta a dimagrire. Per abbassare l’indice glicemico della pasta, infatti, è molto importante cuocerla al dente e subito dopo raffreddarla in frigorifero. Prima di consumare la pasta, però, andrebbe riscaldata in padella, in modo da rendere l’amido più resistente e da diminuire sia l’indice glicemico, sia le calorie assorbite. Nella pasta al dente l’amido non è completamente gelatinizzato e quindi non può essere digerito totalmente dagli enzimi. La digestione diventa più lenta e tutto questo allunga anche la sensazione di sazietà, diminuendo la voglia di snack o di altro cibo. In questo modo si introducono meno calorie e ci sono quindi meno rischi di sovrappeso.

Come si può abbassare l’indice glicemico della pasta? La pasta ha un indice glicemico elevato ma assume valori differenti a secondo del tipo di pasta ma anche della sua cottura. Gli spaghetti hanno un indice glicemico di 65. Quelli integrali hanno un indice glicemico di 50. Nella pasta integrale al dente l’indice glicemico scende a 40. Nella pasta di arachidi senza zucchero troviamo un indice glicemico di 25. Un trucco alimentare per ridurre l’indice glicemico della pasta è quello di inserire nella propria dieta alimenti ricchi di fibre come i fagioli, che hanno un indice glicemico fra 21 e 32, i ceci (IG 22-34) e le lenticchie (IG 42).

Come preparare la pasta fredda a regola d’arte? Il trucco per la asta fredda a regola d’arte è nel non raffreddarla con l’acqua fredda. Per preparare la pasta fredda utilizzare 1 litro di acqua ogni 100 grammi di pasta. La pentola dovrà essere grande per mantenere costante la temperatura. Il sale va aggiunto al momento dell’ebollizione dell’acqua e la pasta si dovrà mettere a cuocere solo quando il sale si è sciolto e l’acqua ha ripreso a bollire. La pasta va scolata un po’ più al dente rispetto al tempo di cottura indicato sulla confezione. Una volta scolata si dovrà far raffreddare su una placca rivestita con carta da forno.

Perché la pasta al dente mangiata fredda fa bene? Secondo alcuni studi, raffreddare la pasta prima di mangiarla, porta l’amido presente a cambiare struttura, diventando resistente. In questo modo si avrà una pasta più ricca di fibre perché l’amido trasformato non è più digeribile e perde anche diverse calorie. La pasta fredda, inoltre, tende a saziare di più e più a lungo e in questo modo chi la mangia introduce meno cibo durante il giorno. Mangiare la pasta fredda riduce il picco di insulina e glucosio. Se mangiamo la pasta fredda riscaldandola poco, fine, si abbassano ancora di più proprio questi valori.

La pasta aiuta a ridurre la pressione arteriosa? La pasta contiene una buona quantità di potassio. Basta pensare che in 100 grammi di pasta si trovano ben 192 mg di potassio. Questo minerale favorisce l’eliminazione dei liquidi in eccesso, riduce la pressione arteriosa e regola il ritmo dei battiti cardiaci. Per tenere sotto controllo la pressione occorre eliminare dalla propria dieta alcuni cibi: alimenti conservati sotto sale, in scatola o salamoia; dadi ed estratti carne; cibi da fast-food; patatine, pop-corn, maionese e ketchup; fritture; burro, lardo, panna, pancetta e margarine; insaccati. Occorre, infine, evitare bevande con elevate dosi di zucchero.

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