Palermo: giornalista pestata dai bagnanti in spiaggia

Due donne sono state aggredite da un gruppo di una trentina di bagnanti accampati nelle tendopoli nella spiaggia di Barcarello, nella borgata marinara di Sferracavallo a Palermo, finendo al pronto soccorso al Cervello. Una delle due è una cronista freelance che stava filmando lo sgombero da parte dei carabinieri della tendopoli per le norme anti-Covid. Alcune donne hanno reagito in modo violento, prendendola a calci e pugni. La giornalista – che ha chiesto espressamente di non rivelare la propria identità – racconta: «In tanti anni di attività non avevo mai visto una cosa così. La rabbia, la violenza senza motivo sfogata senza remore». E aggiunge: «Quello che ferisce di più, però, è stata l’indifferenza dei tanti che hanno assistito alla scena. Ho chiesto aiuto, mi hanno detto “no”. C’era anche chi faceva un video con il telefono cellulare».
Una signora le aveva chiesto di non riprendere i bambini. «Le ho detto che non li avrei ripresi, ma in quell’istante un gruppo si è scagliato contro di me. Mi sono ritrovata per terra – racconta – contro di me schiaffi, calci, pugni. Una ragazza mi ha dato dei pugni sul naso. Erano donne, tante. Gli uomini guardavano. La mia amica, che mi attendeva in auto, mi ha raggiunto per difendermi ma anche lei è stata aggredita. Un uomo le ha dato un calcio facendola cadere. Mi volano gli occhiali e loro continuano a insultare e colpire. Contro di me anche testate. Sono piena di lividi ed escoriazioni, ma quello che mi ferisce di più è l’indifferenza. Ho chiesto aiuto, un signore che era lì mi ha detto “no”..». «È avvilente. – prosegue la giornalista – Siamo cosi tanto abituati alla violenza? Siamo salve grazie all’intervento di una pattuglia dei carabinieri che, in realtà, credo fosse stata chiamata dai colleghi in spiaggia perché anche lì le operazioni non andavano avanti serenamente». La cronista riferisce che «il gruppo, erano tanti, ha aggredito anche i militari che prima ci hanno offerto riparo nella loro auto e poi ci hanno detto di andare via. Noi siamo scappate e abbiamo raggiunto il pronto soccorso dell’ospedale Cervello, dove i medici ci hanno visitato. Abbiamo una prognosi di cinque giorni, ma io dovrò fare degli accertamenti perché ho molti dolori al torace. I carabinieri poi ci hanno rintracciato e abbiamo spiegato cosa era accaduto». (ansa)

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