Quando bere caffè per abbassare la glicemia? Ecco il trucchetto della nonna

Quando bere caffè per abbassare la glicemia? Il momento ideale per bere caffè è dalle 9.30 alle 11.30. Lo sostengono le neuroscienze e la crono-farmacologia. Non ci sono ricerche scientifiche che dicono quando bere caffè per abbassare la glicemia. Ne esistono diverse, invece, che evidenziano come bere caffè può aumentarla. Se preso dopo i pasti, per esempio, l’incremento è del 9% dopo la colazione, 15% dopo pranzo e 26% dopo cena. Anche bere caffè prima della colazione non serve per abbassare la glicemia perché anche in questo caso aumenta. Non resta che verificare i tanti consigli che su internet vengono dati sul bere caffè. Alcuni arrivano dai nutrizionisti sulla base della loro esperienza. Altri da chi produce e vende questa preziosa bevanda.

Quando chi ha il diabete non deve bere il caffè? I sintomi più caratteristici del diabete sono stanchezza, improvvise alterazioni dell’umore, comparsa di lesioni cutanee, macchie scure sulle gambe, arrossamento al volto e anche pelle secca. Questi sintomi indicano che si è in iperglicemia. In questa casi è bene evitare caffè, portare avanti una dieta equilibrata, svolgere una regolare attività fisica. E’ importante raggiungere e mantenere il peso-forma. E’ necessario abolire il cibo spazzatura come bibite zuccherate, cibi ipercalorici e fast-food. Attenzione ad assumere alcool ed evitare di fumare. Molto spesso il diabete si diagnostica dopo un improvviso calo del visus, una visione offuscata, difficoltà a concentrarsi su oggetti vicini.

Quali cibi aiutano a mantenere sotto controllo il diabete? Il diabetico dovrebbe stare molto attento ai cibi che mangia. Il pomodoro normalizza i livelli di glucosio perché ha un ridotto contenuto di zuccheri. Contiene licopene che riduce l’accumulo dei radicali liberi. Rucola, cime di rapa, cavolo riccio, lattuga e spinaci sono verdure ricche di sali minerali. In particolare apportano il magnesio che contribuisce a mantenere i giusti livelli di glucosio nel sangue. Anche il cacao amaro è ricco di magnesio. Per questo va inserito tra gli elementi utili per tenere a bada gli zuccheri nel sangue. Infine le mandorle sono ricche di magnesio oltre che di fibre e di proteine.

Qual è il segreto del caffè? Il segreto sta nel sapere scegliere quello che meglio soddisfa i propri bisogni. Dipende soprattutto dalla quantità di calcio e magnesio che si trovano nell’acqua che si utilizza per prepararlo. Quella meno calcarea porta a bere caffè dal gusto più morbido e dolce. Quando se ne utilizza una con molti bicarbonati ne viene fuori un caffè dal sapore più amaro. Importante è anche la macinatura. Se troppo fine altera l’estrazione. Solo la giusta macinatura aumenta, quindi, la superficie di estrazione e lo rende più gustoso. Il segreto, quindi, sta anche nello spegnere per tempo il macinino.

Come riconoscere quando il caffè è buono? Anzitutto un buon caffè si riconosce dal colore della crema. Deve essere colore nocciola che al testa di moro. Il caffè perfetto si caratterizza per la crema a maglie strette. Il suo spessore varia dai 2 ai 4 mm. Il buon caffè vede permanere la crema a lungo sulla superficie: oltre i 4 minuti. Il buon caffè emana profumo intenso. Il buon caffè si riconosce dal profumo della tostatura. Una tostatura chiara emana le note di erba e di frutta. La tostatura scura fa sentire di più gli aromi di affumicato e bruciato. Per bere caffè si sceglie fra i gusti acido, amaro, dolce, salato, aspro.

Ridurre il consumo di caffeina aiuta a controllare i livelli di zucchero nel sangue? A sentire quanto dicono i ricercatori del Duke University Medical Center in Durham, nel North Carolina, la caffeina aumenta i livelli di glucosio durante il giorno, in particolare dopo i pasti. In realtà alcuni nutrizionisti sono scettici sui risultati di questa ricerca perché condotta su un numero limitato di persone.

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