Come accorgersi che si mangia troppo formaggio? La risposta è sorprendente

Per molti anni si è detto e scritto che mangiare cibi ricchi di grassi faceva male. Le ricerche portate avanti nel passato evidenziavano che una dieta a basso contenuto di queste sostanze era l’opzione migliore per la propria salute. Presto sono così arrivati ovunque e in tutti gli scaffali degli alimentari i tanti cibi e i molti alimenti definiti light.

Questi alimenti a basso contenuti di grassi, che è un macro nutriente che sazia dopo il pasto, sono ricchi di zuccheri aggiunti che non saziano ma anzi provocano la fame. Ecco perché i dietologi e i nutrizionisti sostengono che i cibi light non fanno bene al corpo in quanto non saziano come quelli poco magri.

Il formaggio fa bene o fa male?

Essendo un prodotto lattiero-caseario che proviene dal latte il formaggio possiede un’elevata quantità di grassi saturi. A differenza di quelli trans, che provengono da cibi fritti e possono portare a malattie infiammatorie, quelli saturi vanno bene nella dieta purché vengono consumati con attenzione e soprattutto con moderazione.

Quanti grassi saturi si possono consumare durante il giorno?

Per gli adulti il consiglio è di assorbirne solo il 10% delle calorie totali della giornata. Mangiarne molto di più, infatti, può causare anzitutto un aumento del colesterolo “cattivo” LDL, un incremento del proprio peso corporeo e un aumento nel rischio di malattie cardiache come l’ictus.

Il segnale di pericolo che si sta mangiando troppo formaggio è abbastanza chiaro perché è l’aumento di peso. Chi ama il formaggio e lo mangia regolarmente in grandi porzioni potrebbe vedere aumentare il proprio peso per le elevate quantità di grassi saturi che vengono consumati costantemente. Una dose moderata di formaggi, quindi, non fa male.

Il sito di «Humanitas salute» consiglia un consumo di una porzione di formaggio 2 volte alla settimana. Secondo uno studio scientifico, inoltre, il consumo quotidiano di 40 grammi di formaggio sembrerebbe avere anche dei benefici per la salute cardiovascolare. In attesa che vengano confermati questi dati, quindi, anche noi raccomandiamo un’alimentazione variegata che includa però tutte le diverse fonti proteiche.

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