5 pericoli del carciofo per la glicemia: ecco i più rischiosi

Non tutti sanno che il carciofo è un ortaggio ideale per i soggetti che soffrono di diabete. Il carciofo va bene per chi deve tenere sotto controllo l’indice glicemico. Infatti il carciofo è ricco di inulina, un polisaccaride che non viene utilizzato dall’organismo per la produzione d’energia. L’inulina del carciofo migliora il controllo della glicemia. Come sostiene il sito www.eurosalus.com il carciofo aiuta chi vuole migliorare i propri livelli glicemici.

Nichel. Nel carciofo ci sono 500 μg di nichel ogni chilo di prodotto. Alcune persone sono allergiche ai carciofi. Sintomi comuni di una reazione allergica al carciofo sono: eruzione cutanea, orticaria di pelle, forte prurito, gonfiore attorno la bocca e gola, problemi respiratori e difficoltà di deglutizione. Altre reazioni negative al carciofo sono gas intestinale, dolore addominale e aggravamento dei sintomi di calcoli biliari a causa dell’aumento del flusso biliare.

Ossalati. Nel carciofo non ci sono grosse concentrazioni di ossalati. Agli ossalati bisogna prestare molta attenzione. Queste sostanze, infatti, sono dei composti che, unendosi con calcio, in genere portano alla formazione dei calcoli renali. Le statistiche italiane dicono che quando viene diagnosticata la calcolosi renale si tratta in genere proprio di ossalati di calcio. Ecco perché chi soffre di calcolosi deve sapere se nei cibi che consuma ci sono ossalati.

Omega-3. Nel carciofo, seppure in piccole dosi, ci sono gli omega-3. Tutti sappiamo quanti siano importanti questi grassi buoni. Chi soffre di glicemia, però, deve stare molto attento. Un aumento del consumo di omega-3, infatti, con il passare del tempo ha avuto un effetto scarso sulla diagnosi del diabete. Dosi elevate di omega-3 possono peggiorare il metabolismo del glucosio. Attenzione a non esagerare con il carciofo in presenza di glicemia.

Potassio. In 100 grammi di carciofo si trovano 370 milligrammi di potassio. Il potassio riduce la pressione arteriosa e regola nello stesso tempo anche la frequenza cardiaca. Il potassio è importante per la trasmissione degli impulsi nervosi e per la contrazione delle fibre muscolari. Attenzione perché il potassio è un vasodilatatore. Significa che contrasta l’azione del sodio e riduce la pressione. Il potassio influenza la secrezione dell’insulina delle β-cellule pancreatiche.

Ferro. Nel carciofo si trovano circa 2 milligrammi di ferro ogni etto di ortaggio. Come sostiene il sito www.diabete.net se il ferro viene assunto in quantità eccessive può diventare un fattore di rischio per lo sviluppo del diabete. Perché tutto questo? Le molecole di ferro creano uno stato di “stress ossidativo” che, nel tempo, può danneggiare le cellule. Potrebbe portare allo sviluppo del diabete riducendo la sensibilità delle cellule all’insulina.

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