5 pericoli dei piselli per la glicemia: ecco i più rischiosi

Non tutti sanno che i piselli sono uno degli alimenti più indicati per chi soffre di diabete e per prevenire le malattie cardiovascolari. I piselli, come sostiene il sito pazienti.it sono un vero toccasana per chi soffre di diabete, grazie a un basso indice glicemico. Ma come agiscono i piselli su insulina e glicemia? Per questo occorre puntare sui piselli freschi. Meglio evitare i piselli in scatola, perché contengono sodio.

Nichel. Nei piselli non ci sono grandi quantità di Nichel. Pur essendo l’allergia alle proteine di piselli piuttosto diffusa, non è obbligatorio evidenziarle in grassetto in etichetta. I piselli non sono inclusi nell’elenco dei 14 allergeni principali. I principali e più noti sintomi dell’allergia ai piselli sono dermatite, angioedema, rinite, asma, prurito alla bocca, nausea, vomito e diarrea. Le allergie alimentari provocano sintomi extraintestinali non subito riconducibili al cibo incriminato.

Vitamina C. Nei piselli si trovano 40 milligrammi di Vitamina C in un etto di prodotto. Questa vitamina non manca soprattutto nei piselli freschi. La cottura, tuttavia, ne riduce la quantità presente. La Vitamina C fa bene a chi la glicemia alta. Nelle persone con diabete questa vitamina riduce il picco ematico di glucosio postprandiale. La vitamina C può migliorare l’azione dell’insulina in tutto l’organismo in chi soffre di diabete.

Omega-3. I piselli contengono piccole quantità di Omega-3. Chi soffre di glicemia deve però stare molto attento. Un aumento del consumo di omega-3 può avere effetti negativi nel metabolismo del glucosio. Dosi elevate di omega-3 potrebbero peggiorare il metabolismo del glucosio. Ecco perché non bisogna esagerare con l’assunzione di omega-3 in presenza di glicemia. Dato che i piselli ne contengono poca quantità non ci sono quindi grossi problemi nel mangiarli.

Potassio. In 100 grammi di piselli si trovano 244 milligrammi di potassio. Non è molta questa quantità di potassio rispetto a quella contenuta in altri cibi. Il potassio è importante per la riduzione della pressione arteriosa, per regolare la frequenza cardiaca, per la trasmissione degli impulsi nervosi, per la contrazione delle fibre muscolari. Essendo il potassio un vasodilatatore contrasta l’azione del sodio e riduce alla fine anche la pressione arteriosa.

Ferro. Nei piselli si trovano circa 2 milligrammi di ferro ogni etto di prodotto. Come sostiene il sito www.diabete.net se il ferro viene assunto in quantità eccessive può diventare un fattore di rischio per lo sviluppo del diabete. Le molecole di ferro, infatti, portano alla formazione dello “stress ossidativo” che può danneggiare le cellule. Questa situazione, quindi, potrebbe favorire lo sviluppo del diabete perché riduce la sensibilità delle cellule all’insulina.

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