Chi mangia la pizza surgelata da bambino rischia l’obesità da grande. Ecco i dati di una ricerca scientifica

L’obesità è una delle principali problematiche di salute pubblica a livello mondiale. La sua incidenza risulta in aumento sia nei Paesi occidentali che in quelli a basso-medio reddito. Oggi con l’obesità convivono 800 milioni di persone, di cui 6 milioni in Italia. Si calcola che le conseguenze mediche avranno un costo globale di 1.000 miliardi di dollari entro il 2025. Si prevede che l’obesità infantile aumenterà del 60% nel prossimo decennio per raggiungere i 250 milioni di bambini entro il 2030. I dati si trovano sul sito worldobesityday.org è sono stati diffusi in occasione dell’ultima giornata mondiale dell’obesità.

Un’indagine del giugno 2021 pubblicata su JAMA Pediatrics ha studiato 9.025 bambini britannici che hanno partecipato all’Avon Longitudinal Study of Parents and Children (ALSPAC) tra il 1 settembre 1998 e il 31 ottobre 2017. Il campione preso come riferimento aveva un’età compresa fra i 7 e i 24 anni. I ricercatori hanno monitorato il peso dei bambini, la circonferenza della loro vita, l’indice di massa grassa e l’indice di massa corporea (BMI). I ricercatori hanno quindi analizzato questi dati e li hanno incrociati con i diari alimentari dei soggetti studiati nei tre mesi successivi alla conclusione dello studio.

La scoperta ha del sensazionale. Gli alimenti ultra-processati(UPF) – tra cui pizza surgelata, soda, pane confezionato, torte e pasti preconfezionati – sono tra il 23,2% e il 67,8% dei grammi di cibo totali consumati, in media, rispettivamente nel quintile più basso e più alto. Su base annua, i soggetti dello studio nel quintile più alto per il consumo di UPF hanno visto la loro traiettoria di peso aumentare di ulteriori 0,2 kg, la loro circonferenza della vita aumentare di altri 0,17 cm, il loro indice di massa grassa aumentare di un ulteriore 3% , e il loro BMI aumentare di un ulteriore 6% rispetto a quelli nel quintile più basso per il consumo di UPF. All’età di 24 anni, quelli nel quintile con il più alto consumo di UPF pesavano 3,7 kg in più, avevano una circonferenza della vita di 3,1 centimetri più grande, un grasso corporeo dell’1,5% in più e un BMI medio di 1,2 kg/m2 più alto.

“Attraverso una mancanza di regolamentazione e consentendo il basso costo e la pronta disponibilità di questi alimenti, stiamo danneggiando la salute a lungo termine dei nostri bambini. Abbiamo urgente bisogno di un cambiamento politico efficace per ristabilire l’equilibrio, proteggere la salute dei bambini e ridurre la di questi alimenti nella loro dieta”, ha affermato Christopher Millett, Ph.D., professore di sanità pubblica NIHR presso l’Imperial College di Londra e uno degli autori dello studio. “Una delle cose chiave che abbiamo scoperto è la relazione dose-risposta. Ciò significa che non solo i bambini che mangiano i cibi più elaborati hanno il peggior aumento di peso, ma anche più mangiano, peggio diventa” ha aggiunto il coautore Eszter Vamos, Ph.D., docente clinico senior in medicina della salute pubblica presso l’Imperial College di Londra.

La pizza surgelata è uno dei cibi spazzatura. Viene prodotta con formaggi di dubbia qualità al posto della mozzarella. Nella pizza surgelata si usano oli di semi di girasole o miscele con olio di oliva al posto dell’olio extravergine. Il problema numero uno della pizza surgelata è il sale che vi si trova in dosi troppo elevate. Inoltre contiene anche additivi superflui come amido modificato, destrosio, estratto di malto e zucchero, che servono a rendere soffice l’impasto e lo gonfiano stimolando la lievitazione. Sono tutte sostanze che fanno male all’organismo. La farina di bianca commerciale, contenuta nella pizza surgelata, fa male: ingrassa molto velocemente.Il consiglio è di eliminare dal proprio frigo le pizze pronte. E’ meglio chiamare la propria pizzeria di fiducia per una consegna a domicilio.

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