Cosa succede a chi mangia tutti i giorni il pangermoglio? Ecco l’incredibile risposta

Cosa succede a chi mangia tutti i giorni il pangermoglio? Chi mangia tutti i giorni il pangermoglio tiene a bada la glicemia. Questo pane infatti è il miglior pane per abbassare la glicemia. Stiamo parlando del pane di segale germogliato. Il pane di segale germogliato si riconosce per la sua caratteristica tonalità molto scura e dalla sua pasta molto densa. Viene confezionato sfruttando l’intero chicco di grano. Il pangermoglio a livello nutrizionale è simile agli altri pani che vengono fatti con farina integrale. Il pangermoglio, però, contiene meno carboidrati e più fibre. Inoltre ha un indice glicemico inferiore. Tra le caratteristiche nutrizionali di questo pane c’è anche il fatto che possiede molte fibre. Tutti sappiamo quanto siano importanti le fibre nell’alimentazione.

Il pangermoglio sazia di più? Certo. Il fatto che contenga molte fibre sazia prima degli atri tipi di pane. Le fibre, infatti, aumentano anche il senso di sazietà e nello stesso tempo rallentano l’assimilazione dei carboidrati. Ne deriva che mangiando questo pone c’è un minor rilascio di insulina e un abbassamento del tasso di zuccheri nel sangue. Ecco perché il pane di segale germogliato, il pangermoglio per intenderci, è quello consigliato per chi soffre di glicemia alta o per le persone che sono affette da diabete. E’ bene aggiungere che il pangermoglio  è anche un pane molto apprezzato in cucina per il sapore e la consistenza.

Quali sono i benefici del pangermoglio? Il pangermoglio ha ottime proprietà nutritive. La germinazione modifica il profilo nutrizionale dei cereali, rendendo i loro nutrienti più facilmente disponibili. Nello stesso tempo sono più facili da digerire. Il pangermoglio è quindi più digeribile del pane classico. Apporta anche proteine, fibre, aminoacidi essenziali, vitamine. Per preparare il pane germinato si utilizza grano integrale. Nella preparazione quindi conserviamo le fibre, le vitamine e i minerali contenuti della crusca. Tutte sostanze che vanno perse quando si utilizza la farina bianca. Attenzione però perché il pangermoglio anche se non contiene farina contiene glutine. Non è adatto quindi a chi soffre di celiachia.

Come si prepara il pangermoglio? Si prendono 500 grammi di chicchi di cereali bio e si mettono in ammollo per 12-24 ore. Si fanno germogliare per circa due-quattro giorni. Formati i germogli, si trita tutto con il mixer. Aggiungere un poco d’acqua. Aggiungere olio, salsa di soia, erbe aromatiche, olive, semi oppure, anche, frutta secca a pezzettini, malto. Con l’impasto si formano delle pagnottine alte circa un centimetro. Essiccarle per un giorno, girandole ogni tanto. Si possono mettere in forno, a 50-70 gradi, con la ventola accesa. E’ utile umidificare leggermente la parte superficiale della “pagnotta” con dell’acqua insieme a buon aglio.

Il pangermoglio è un pane a tutti gli effetti? Il pangermoglio, o pane germogliato, è un prodotto da forno sano e genuino. Non ha lievito e nemmeno farina. E’ un alimento nutriente, energetico e ricco di importanti vitamine e minerali. In genere si prepara con i semi di canapa, di lino e di girasole. In casa può essere arricchito di qualsivoglia altro seme, cereale o spezia. Il pangermoglio è adatto per chi segue un regime alimentare vegano o vegetariano. Il pangermoglio aiuta chi vuole dimagrire. Il pangermoglio può essere utilizzato in cucina allo stesso modo del pane normale. Può accompagnare pietanze salate, secondi piatti e contorni. Si può anche farcire con creme, marmellate e salse di ogni tipo. E’ buono.

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