Cosa succede a chi mangia i melograni con la glicemia alta? Incredibile

I melograni contengono le punicalagina e gli acidi ellagico, gallico, oleanolico, ursolico e ualico. Queste sostanze combattono la glicemia alta. Stesso effetto hanno tannini e antociani che si trovano nel succo.

Chi ha il diabete può mangiare le banane?

Le banane sono frutti molto energetici. Il loro 13% è dato da carboidrati semplici. Per questo poco adatte al consumo frequente in presenza di diabete mellito. Le banane sono ricche di potassio, vitamine e sali minerali. Apportano grandi benefici all’organismo: combattono il colesterolo, abbassano la pressione, regolarizzano l’intestino e aiutano anche l’umore. Contengono diversi tipi di antiossidanti. Fra questi la dopamina e le catechine che le ricerche scientifiche mettono in relazione con un ridotto rischio di malattie degenerative e di malattie cardiache.

Come deve mangiare i melograni un diabetico?

Molti siti internet consigliano di bere il succo dei melograni. E’ stato dimostrato, in molti studi scientifici, che il consumo quotidiano di un bicchiere di succo di melograni durante il giorno riduce i livelli di colesterolo cattivo LDL nei pazienti con questa patologia. Questo previene le complicazioni cardiache derivanti da alti livelli di glicemia nel sangue. I melograni apportano vitamina C, fibre alimentari, acido folico e potassio. Favoriscono la perdita di peso e combattono il cancro alla prostata e al seno. Stabilizzano la pressione sanguigna e prevengono la formazione di placche aterosclerotiche che possono portare a ictus e altri disturbi circolatori.

Quali verdure abbassano la glicemia?

Le bietole sono alimenti utili al regime alimentare contro la glicemia alta, il diabete mellito tipo 2 ed il sovrappeso. Hanno un alto contenuto di carotenoidi come il beta carotene, la luteina e la zeaxantina. Possiedono anche flavonoidi come la quercetina ed il kaempferolo. Tutte sostanze che aiutano a combattere queste patologie. Grazie all’acido siringico le bietole regolano i livelli di glicemia nel sangue. Questo acido inibisce l’attività dell’enzima alfa-glicosidasi e per questo evita i picchi glicemici. Contengono la betalina che protegge le cellule cerebrali dalle mutazioni, dal danno al DNA e dal rischio di malattie come il Morbo di Parkinson e l’Alzheimer.

Come capire se si è allergici ai melograni?

I melograni possono interferire con la carbamazepina, con i farmaci metabolizzati dal citocromo P450 2C9, 2D6 e 3A4, con gli ACE inibitori, con gli antipertensivi, con rosuvastatina, la tolbutamide e il warfarin. I melograni provocano allergie molto strane. Quando la quantità di melograni nella dieta supera la norma, può portare a:

  • Arrossamento della pelle.
  • Rash cutaneo.
  • Debolezza.
  • Vertigini.
  • Tosse.
  • Nausea.
  • Crampi ai muscoli del polpaccio.
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