Aumentano i divorzi in Sicilia ma diminuiscono le persone che si risposano

Aumentano i divorzi in Sicilia ma diminuiscono le persone che si risposano. I dati Istat parlano chiaro. Il 16% dei matrimoni in Sicilia avvengono con almeno uno dei due sposi a seconde nozze. La percentuale è bassa guardando le altre regioni: in Valle d’Aosta si arriva al 40,8%, in Liguria al 40,6%, in Friuli-Venezia Giulia al 37,3% e in Piemonte al 37,1%. In Sicilia invece si è più propensi alle separazioni e divorzi consensuali, gestiti attraverso accordi privati tra avvocati: la quota raggiunge il suo valore massimo nel Lazio (21,0%), e poi in Sicilia al 13,6%, Campania (12,5%) e Toscana (12,4%).

Sul versante dei divorzi consensuali conclusi in tribunale, le regioni in cui trovano maggiore diffusione sono la provincia autonoma di Bolzano (53,9% sul totale dei divorzi), la Basilicata (51,3%), le Marche (47,7%) e l’Umbria (45,2%). Più sanguigni e meno propensi alla ricerca di un accordo nelle regioni del Sud: il ricorso ai divorzi giudiziari è maggiore nei tribunali di Sardegna (42,7%), Calabria (42,3%), Puglia (38,8%) e Campania (37,9%).

Aumentano i divorzi ma diminuiscono i primi matrimoni tra i giovani. Nel 2020, complice anche il Covid, sono stati celebrati 96.841 matrimoni, 87 mila in meno rispetto al 2019 (-47,4%). A livello territoriale, il calo è molto più pronunciato nel Mezzogiorno (-54,9%) rispetto al Centro (-46,1%) e, soprattutto, al Nord (-40,6%). La diversa intensità nella diminuzione dei matrimoni è riconducibile anche alle diverse tipologie di celebrazioni e festeggiamenti e al livello di partecipazione che in genere contraddistinguono le diverse aree del territorio italiano, con le regioni del Sud che continuano a vivere queste cerimonie come un momento di grande impatto sociale e familiare.

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