Sai qual è la città dove si è girato il film “Il Padrino”? Ecco la località dove devi subito andare

Su un colle bivertice, in provincia di Messina e a ridosso del versante ionico, si trova il borgo di Savoca, un gioiello che conserva le tracce di un passato importante che l’ha resa famosa nel presente.  Sciascia, parlando di Savoca, la definisce città dalle “sette facce”, perché ovunque ci si volti è possibile ammirare scenari diversi, oltre l’orizzonte. Inoltre, la sua storia si tocca con mano attraverso le strade di un centro storico costruito con blocchi di basalto di pietra lavica e i tetti delle case definite dai coppi siciliani.

Un pò di storia

È un luogo incantevole, con numerose chiese, tutte risalenti al Medioevo. La più antica, la Chiesa di Santa Maria in Cielo Assunta, è la matrice di Savoca, edificata nel 1130 su una preesistente struttura, sicuramente un tempio bizantino, per volontà di Ruggero II. La chiesa è altamente scenografica, sebbene il suo profilo fu più volte rimaneggiato e addirittura nel XV secolo l’orientamento fu spostato. Sono presenti al suo interno affreschi seicenteschi, sei altari marmorei e il simulacro della Madonna del Carmine in stile barocco.

Altrettanto vetusta è la chiesa di San Michele, risalente al 1250, la cui particolarità è relativa alla presenza di un’unica navata. Era la chiesa del Castello di Pentafur, all’epoca residenza estiva dell’archimandrita di Messina, ridotto oggi in rudere, ma del quale si conserva il perimetro delle mura di cinta con uno spessore davvero irrisorio, una porzione della pavimentazione interna e diversi brandelli di finestre. L’origine del nome “pentafur” si ricollega alla leggenda di cinque misteriosi ladri che riuscirono a fuggire dal carcere di Taormina, costruendo il castello per renderlo il loro nascondiglio. Un’altra derivazione potrebbe rifarsi all’etimologia stessa del termine, per cui “pente” starebbe per “cinque” e “fulè” per “quartiere”, con chiaro riferimento all’antica divisione della città in cinque quartieri.

Il Padrino

Ma a rendere ancora più famosa Savoca è senza ombra di dubbio il film di Francis Ford Coppola, “Il Padrino”: la città fu scelta come set di alcune scene del primo film, che fu girato nel 1971. Coppola si sarebbe recato a Savoca e sarebbe rimasto colpito dallo scenario del centro storico, che facilmente si prestava al film di cui aveva curato ogni minimo particolare. Ed emblematica è la presenza del Palazzo Trimarchi, edificio nobiliare del XVIII secolo, che si eleva su due piani, abitato fino al XX secolo dalla famiglia Trimarchi, appunto. Raggiunto, infine, uno stato di deplorevole abbandono, fu riqualificato grazie all’intervento del comune e della Regione, per essere trasformato in scuola.

La zuccata

Tra le specialità gastronomiche, suggeriamo la granita con la “zuccarata”: ad accompagnare il celebre dolce al cucchiaio siciliano non troviamo la brioche, ma un biscotto di pasta frolla, molto croccante e aromatizzato, cosparso con semi di sesamo che danno un profumo particolare.

Daniela Guercio: