Se vuoi vedere il comune più misterioso della Sicilia ecco la località che devi subito visitare

I suoi abitanti sono appena 940 e si estende su una superficie di 38,17 chilometri quadrati. Si trova nel palermitano e la sua festa patronale si tiene a settembre. All’interno di questo comune abitano 454 famiglie. Il reddito medi si aggira intorno agli ottomila euro e l’età media degli abitanti è di circa 50 anni.  Stiamo parlando di Gratteri che fra i suoi luoghi di interesse ha l’Abbazia di san Giorgio. Tra i suoi piatti caratteristici invece, è da gustare “a Vastedd fritta” che è un pane della tradizione gratterese.

Un po’ di storia

Il comune di Gratteri è al terzo posto in provincia per età media più elevata. Al 30° in Sicilia per quanto ruguarda il minor numero di abitanti. Al 765° posto in Italia per il il reddito medio più basso. Secondo alcuni studiosi risalirebbe all’Età del bronzo. Cresce durante la dominazione normanna. Il suo primo signore è stato un certo Guglielmo. Durante il periodo aragonese Gratteri ha assistito alle guerre tra le truppe del re Pietro II. In Sicilia, Gratteri aveva un bel castello edificato sulla rocca di San Vito. Vi si controllava il territorio sottostante, fino alla costa.

L’Abbazia di san Giorgio

A rendere misteriosa Gratteri, pensano anche i ruderi dell’Abbazia di san Giorgio. Oggi esistono i muri perimetrali della chiesa. E’ a pianta basilicale e a tre navate. Vi si trovano tre absidi sul lato di fondo orientale. Vi era una decorazione a lesene identica a quella del duomo di Cefalù. Vi si ammirano finestre ad oculi. Nelle decorazioni del portale d’ingresso si trovano motivi geometrici tipici del Calvados e del Cotentin. Ghiere con cilindretti sfalsati. Capitelli scolpiti con quadrati a punta di diamante. Si pesna che possdeva un protiro.

Il monastero si trovava a nord della chiesa. A rendere misterioso questo comune anche la Grotta grattara. Secondo la leggenda vi risiede un’anziana donna custode della grotta. Questa l’ultima notte dell’anno si rende invisibile e scende dai comignoli nelle case dei gratteresi. In questo modo riempie le calze di doni ai più piccoli. Vicino alla grotta ci sarebbe una fonte d’acqua anch’essa misteriosa. Una vergine del luogo vi sarebbe morta per essere stata disegnata nuda nella pietra. La fontana in passato era sormontata da una statua di donna completamente nuda. Pare faceva zampillare l’acqua dalle mammelle.

Da non perdervi la Vastedda fritta

A vastedda fritta non si può perdere. E’ una deliziosa frittella, dolce o salata. Farina, lievito e olio extravergine d’oliva. Viene tagliata in rettangoli ed al centro vi si mette un’acciuga. Il tutto viene piegato in due e poi fritto.

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