Questa sera  al Teatro Comunale “Cicero”, andrà in scena “Refugees”

Questa sera  alle 18:30, al Teatro Comunale “Cicero”, andrà in scena “REFUGEES”, straordinaria opera teatrale del regista e attore Ugo Bentivegna, con Giuditta Perriera (figlia del grande scrittore Michele) e Bing Gbatshu. Sulla drammatica esperienza dei migranti di oggi a confronto con l’emigrazione italiana nel mondo. Un’occasione “forte” per riflettere, nel tempo prezioso del Natale.

Lo spettacolo affronta un tema di grandissima attualità: i grandi esodi di uomini e donne, oggi come ieri, alla ricerca di un futuro migliore.

Le storie di migrazione fanno da protagoniste. Storie vere di tanti italiani che un secolo fa sono stati costretti a lasciare il proprio paese. Ma sono anche le storie attuali di immigrazione verso l’Europa, per sfuggire ad atroci guerre e violenze, che purtroppo vediamo ogni giorno raccontate dai mass media.

Questa sera  alle 18:30, Storie passate e presenti si intrecciano nello spettacolo di Bentivegna, accomunate dalla stessa brama di vita e di speranza, in un luogo che è sempre il medesimo, il mare, che accompagna e culla le vite di questi passeggeri.

In scena le attrici Marianella Bargilli e Giuditta Perriera che interpretano con grande passione il ruolo di due donne italiane che nei primi decenni del ‘900 migrarono verso le Americhe in cerca di fortuna. L’attore Gaspare Di Stefano, nella sua frizzante ed energica interpretazione di un giovane siciliano, caparbio e pieno di entusiasmo, intento ad inseguire il proprio sogno di diventare un musicista affermato e per questo deciso a partire per l’Argentina, nonostante lo scotto da pagare sia dire addio alla famiglia e alla propria terra, cui è molto legato.

In contrapposizione a queste storie del passato, compaiono anche due personaggi odierni: lo stesso regista Ugo Bentivegna che ci racconta vicende e dati reali sulle migrazioni e un giovane gambiano che, attraverso un toccante monologo riesce a commuovere la platea, raccontando la sua odissea per arrivare alla salvezza in Italia, dopo aver visto scempi di guerre e distruzione. (testo da Teatri on Line)

Magico Natale 

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