La Veglia di Pasqua in Cattedrale alle ore 22

La Veglia di Pasqua in Cattedrale alle ore 22. Presiede S.E. Rev.ma Mons. Giuseppe Marciante.
Primo momento forte è la Benediizone del Fuoco. Poi, All’ingresso della chiesa, il celebrante, fermandosi e alzando il cero, canta:
Cristo luce del mondo.
Tutti rispondono:
Rendiamo grazie a Dio.
Il sacerdote accende la sua candela dal cero pasquale.
Quindi il celebrante avanza fino alla metà della chiesa e qui, stando fermo, alza il cero e canta di nuovo:
Cristo luce del mondo.
Tutti rispondono:
Rendiamo grazie a Dio.
Tutti accendono la loro candela dal Cero Pasquale e avanzano.
Quando arriva davanti all’altare, il diacono, stando fermo verso il popolo, alza il cero e per la terza volta canta:
Cristo luce del mondo.
Tutti rispondono:
Rendiamo grazie a Dio.
Si canta il Preconio Pasquale.
Seconda parte:
Liturgia della Parola
Deposte le candele, tutti si siedono.
Segue la Veglia.
“Dopo il sabato, all’alba del primo giorno della settimana, Maria di Màgdala e l’altra Maria andarono a visitare la tomba.
Ed ecco, vi fu un gran terremoto. Un angelo del Signore, infatti, sceso dal cielo, si avvicinò, rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa. Il suo aspetto era come folgore e il suo vestito bianco come neve. Per lo spavento che ebbero di lui, le guardie furono scosse e rimasero come morte.
L’angelo disse alle donne: «Voi non abbiate paura! So che cercate Gesù, il crocifisso. Non è qui. È risorto, infatti, come aveva detto; venite, guardate il luogo dove era stato deposto. Presto, andate a dire ai suoi discepoli: “È risorto dai morti, ed ecco, vi precede in Galilea; là lo vedrete”. Ecco, io ve l’ho detto».
Abbandonato in fretta il sepolcro con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l’annuncio ai suoi discepoli.
Ed ecco, Gesù venne loro incontro e disse: «Salute a voi!». Ed esse si avvicinarono, gli abbracciarono i piedi e lo adorarono. Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno»” (Mt 28,1-10).

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