fagioli

Come mangiare i fagioli per abbassare la glicemia? Ecco la risposta!

Sapere gestire la glicemia è molto importante per quanti soffrono di diabete e tutti i giorni cercano di mantenere sotto controllo i livelli dello zucchero nel sangue. In questo gioca un ruolo molto importante la corretta alimentazione e quindi il come si cucinano i fagioli che sono considerati un cibo amico di quanti devono tenere sotto controllo la glicemia. Scopriamolo insieme.

Anzitutto è bene sapere che un ruolo importante hanno le fibre quando si vuole tenere sotto controllo la glicemia. Le fibre infatti contribuiscono alla regolazione della glicemia perchè ne migliorano i valori post-prandiale ovvero della glicemia dopo il pasto.

I fagioli sono fra i legumi che contengono più fibre basta pensare che in un etto ve ne sono circa 16 grammi. Ci sono però alcune varietà che ne contengono di più e ci riferiamo in particolare alle varietà dall’occhio, nera e lima. Questo singifica che non tuttte le varietà di fagioli contengono la stessa quantità di fibra e poi attenzione ache al fatto che in quelle verdi ne possiamo avere di più.

I fagioli sono molto indicati per chi deve tenere sotto controllo la glicemia perchè come tutti i legumi (ceci, fave, lupini e lenticchie) non vengono assorbiti subito dall’intestino e in questo modo riducono l’assorbimento dello zucchero e alla fine impediscono che la glicemia si alzi troppo. L’importante è saperli cucinare e magari anche preparare.

Attenzione perchè anche i fagioli come tutti i legumo contengono dei carboidrati che possono far alzare la glicemia. Per questo è importante mangiarli senza aggiungere al piatto molti altri carboidrati. La pasta per esempio è un ottima scelta con i fagioli e soprattutto se cotta al dente e non scotta perchè in questo modo riduce il carico glicemico.

Fagioli per abbassare glicemia

Se scegliete i fagioli freschi bisogna acquistarli con i baccelli sani in questo modo si sgranano facendo una leggera pressione nel punto in cui il baccello si divide. basta lavarli e metterli in pentola coperti da acqua fredda e cuocerli per 1 ora dall’ebollizione. Il sale, poco, va messo a fine cottura. Se si scelgono quelli crudi attenzione a lasciarli in ammollo per alcune ore prima di cuocerli a quel punto scolateli e trasferiteli in una pentola con acqua fredda. Portate a bollore e ancora una volta mettere il sale alla fine.

I fagioli vanno mangiati freddi perchè in questo modo riempiono di più e nello stesso tempo non provocano un aumento dell’indice glicemico. Importante mettervi un poco di oli perchè anche questo aiuta a tenere basso l’indice glicemico. Insieme ai fagioli è sempre bene mangiare qualche frutta di stagione che magari non sia molto zuccherina.

Il consiglio è di mangiare alcune ciliegeie perchè sono fra i frutti che aiutano a tenere sotto controllo la glicemia. Le ciliegie infatti contengono molti antiossidanti, soprattutto quelle nere, e con queste sostanze anche fibre e vitamine e tutto questo la rende una frutta con un basso indice glicemico. Importante è non esagerare e mantenersi nel mangiare poche ciliegie alla fine del piatto di fagioli.

Con i fagioli è bene non mangiare molto pane e se bisogna mangiarlo è bene ricorrere a quello integrale perchè contiene delle fibre che aiutano il processo digestivo e nello stesso tempo a tenere bassi i livelli della gliocemia. Per chi ha il dibate è bene non mangiare per quanto possibile pane realizzato con farina raffinata perchè fa alzare la glicemia.

In conclusione per chi cerca di mantenere sotto controllo la glicemia è importante sapere scegliere i fagioli che contengono più fibre e mangari evitare di prendere quelli in scatola perchè contengono molto sale. Cucinare i fagioli è importante e soprattutto tenere pèer almeno 12 ore in ammollo quelli secchi. In quanto ai cibi che si possono mangiare con i fagioli per tenere a bada la glicemia non dimenticate mai di mangiare tanta buona verdura che può essere dell’ottima insalata ma anche il finocchio e gli asparagi. Il consiglio è di puntare sempre sui cibi con molte fribre e pochi carboidrati.

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