Dall’omelia del Vescovo Giuseppe per la festa di Maria Santissima di Gibilmanna

Dall’omelia del Vescovo Giuseppe per la festa di Maria Santissima di Gibilmanna:
[…] Quest’anno abbiamo assistito a un vero miracolo; possiamo dire “il miracolo del fuoco”. Ho ascoltato commosso il racconto dei Frati Minori Cappuccini sulla notte d’inferno del 25 luglio scorso. Le fiamme sembravano divorare la vita tutt’intorno al santuario. Mani criminali di piromani seriali, profittando del caldo e del forte vento, hanno ridotto in un deserto spettrale ettari di splendido bosco madonita.
Le fiamme stavano per inghiottire la chiesa e il convento. I frati erano combattuti tra la decisione di lasciare il convento o affidarsi alla protezione di Maria. Hanno scelto la seconda soluzione: hanno iniziato a pregare intensamente per chiedere l’intercessione della Gran Signura e a suonare le campane per rafforzare il loro grido di aiuto. A un certo punto, quando venivano giustamente e pressantemente invitati a lasciare il convento, irremovili con grande fede non abbandonarono la Madonna.
La Madre ha protetto sotto il Suo manto tutti gli abitanti della zona salvando le loro vite, il santuario e il convento. Un vento forte e misterioso riuscì a spegnere le fiamme minacciose. Ringrazio tutti coloro che si sono adoperati in quella notte per proteggere gli abitanti di Gibilmanna: dal Sindaco di Cefalù ai privati cittadini, dalle squadre del Corpo forestale alla Protezione civile e ai Carabinieri.
Chiediamo a Maria di salvarci dagli incendi e, in particolare modo, dalle fiamme dell’inferno. Consegno a Lei come segno di ringraziamento l’anello d’oro che mi è stato donato dai miei familiari e che mi è stato consegnato per la mia consacrazione episcopale. È un anello forgiato sullo stampo di quello del Concilio Vaticano II e che San Paolo VI regalò a tutti i Padri conciliari. Chiedo al Guardiano, Fra Antonio Raimondo, di porlo ai piedi della Vergine: Maria è la Regina che entra trionfante nel suo e nostro santuario […]. (Foto Diocesi di Cefalù)

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