carne

La carne lavorata fa male: ecco la marca che fa male alla glicemia, alla digestione e alla pressione

La carne lavorata come salsicce, hamburger e polpette è spesso confezionata sottovuoto o surgelata e questo la rende comoda da conservare per lunghi periodi senza comprometterne la qualità. Questo tipo di carne può essere cucinata in diversi modi: alla griglia, al forno, fritta o bollita e per questo consente di preparare una vasta gamma di piatti per soddisfare i gusti di tante persone. La carne lavorata è adatta per chi ha poco tempo a disposizione in cucina.

La carne lavorata di ottima qualità è una fonte ricca di proteine complete che forniscono tutti gli amminoacidi essenziali necessari al nostro organismo per la costruzione e il ripristino dei tessuti. Questa varietà di carne è una fonte di importanti nutrienti come ferro eme (una forma di ferro più facilmente assorbibile), zinco, vitamina del gruppo B (come B12) essenziali per il funzionamento del corpo. La carne è fonte naturale di creatina che aiuta nelle attività fisiche.

La carne lavorata fa male? Sì, perchè salsicce, bacon e affettati contengono quantità significative di sodio, che può contribuire ad aumentare la pressione sanguigna e provoca problemi cardiovascolari e ad altri disturbi della salute. Alcune carni lavorate contengono additivi chimici, conservanti e aromi artificiali per migliorare il sapore ma questi ingredienti povocano problemi di salute a lungo termine. Le carni lavorate più grasse contengono alti livelli di grassi saturi e colesterolo.

La carne lavorata va incontro a salatura, essiccazione, fermentazione e cottura ad alte temperature che possono portare alla formazione di sostanze chimiche potenzialmente cancerogene, come i nitriti e i nitrati. Il nitrito di sodio e quello di potassio vengono spesso aggiunti alla carne lavorata per prevenire la crescita di batteri e conservarla più a lungo ma queste sostanze formano le nitrosammine, che sono composti potenzialmente cancerogeni. Stesso problema si ha con l’eccesso dei nitrati che provocano nitrosammine che potrebbero provocare il cancro del colon.

In conclusione la carne lavorata che fa male si riconosce la sua etichetta che non deve contenere una lunga lista di ingredienti fatta di conservanti e additivi artificiali. Quando si acquista la carne lavorata si deve essere certi che è di qualità ed è stata confezionata senza ricorrere a sostanze dannose per il nostro organismo pur di conservarla più a lungo. La marca di acrne lavorata che fa male è quella che nell’etichetta non dice nulla sulla sua origine in quanto può arrivare da localita estere dove non esistono i controlli che ci sono invece in Italia.

Cambia impostazioni privacy
Torna in alto