Come lavare i tappeti: il metodo è geniale

I tappeti identificano una delle principali nonchè più comuni forme di arredamento che hanno visto una enorme diffusione negli ultimi decenni anche presso le abitazioni più umili, essendo divenuti estremamente comuni anche in sezioni di stanze molto specifiche ad esempio il salotto o anche il bagno, ovviamente disponendosi in tipologie diverse. La loro funzione è tendenzialmente legata ad una pratica ma anche estetica, e per questo motivo data anche la loro presenza ovviamente sul pavimento può essere complicato lavare i tappeti nel modo giusto, ma esistono vari metodi che permettono di comprendere come farlo.

Non sempre infatti  appare semplice pulire effettivamente in modo adeguato un tappeto, ed ancora più importante, scegliere il prodotto giusto.

Come lavare i tappeti nel modo giusto? Esistono vari “trucchi” di cui alcuni sono conosciuti solo da pochi.

Il metodo corretto, ecco come lavare i tappeti nel modo giusto

Molto dipende dalla tipologia di tappeto e dalla qualità dello stesso: generalmente è composto da fibre diversificate e non adatte ad essere pulite come qualsiasi altro prodotto in tessuto, ad esempio i vestiti.  Generalmente si agisce preventivamente sull’intera superficie del tappeto rimuovendo lo sporco accumulato, polvere in primis con una spazzola ed un aspirapolvere, oppure si agisce direttamente sulla singola macchia, ma a cadenza regolare si può anche scegliere di pulirlo in modo radicale utilizzando prodotti facili da reperire.

Meglio se abbiamo a disposizione un pianerottolo è una terrazza, con dell’acqua corrente sotto forma di tubo da irrigare: si può sviluppare infatti una soluzione detergente impiegando una spazzola morbida intrisa in acqua, sapone di Marsiglia ed una ridotta quantità di shampoo neutro, da porre direttamente sul tappeto in modo da pulirlo completamente. Si può anche fare ricorso ad una scopa ma questa deve essere estremamente morbida ed in buono stato, è importante non impiegare prodotti abrasivi come la candeggina oppure acidi come l’aceto.

Questa forma di pulizia può essere sviluppata a cadenza abbastanza regolare, almeno una volta ad inizio di una nuova stagione.

Importantissimo anche risciacquare correttamente utilizzando acqua in quantità abbondante e poi lasciare asciugare non sotto il sole diretto, e non tenendo il tappeto eccessivamente teso ma “appeso” su una corda, in modo tale che le fibre possano distendersi lungo la lunghezza.

I tappeti pregiati vanno adeguatamente puliti con metodologie più specifiche: se vi è timore nel non rovinare il tappeto, è meglio affidarsi ad una pulizia meno “generica” ma più locale, eliminando macchie che si sono sviluppate in maniera definita.

Vincenzo Galletta: