Valore del bronzo: pazzesco, ecco il dato odierno

Quando si fa riferimento ai metalli “influenti” anche quelli non nativamente esistenti in natura, non si può che menzionare il bronzo, che identifica una delle prime tipologie di leghe di metallo mai concepite dalla specie umana per un compendio di utilizzi differenziato come pochi in assoluto. Spesso si valuta il prezzo dei materiali preziosi come l’argento oppure l’oro, discorso molto diverso va fatto per il bronzo che però mantiene una grande appetibilità.

Ma quanto vale il bronzo oggi? E’ effettivamente una risorsa da investimento oppure decisamente no?

E’ importante valutare il concetto anche in prospettiva futura, di questa specifica forma di metallo.

Conosci il valore del bronzo oggi? “Pazzesco”

Il bronzo è stata una delle prime forme di leghe di metallo mai concepite nel contesto della metallurgia, che viene sommariamente concepito attraverso l’unione di rame e stagno, quest’ultimo può essere arricchito da altri metalli come l’ottone, nichel, alluminio o altro.

E’ stata una delle più imporanti rivoluzioni storiche in quanto molto più appetibile del ferro, ma allo stesso tempo resistente e pratico della pietra naturalmente e del legno: è stato un materiale impiegato sia nelle produzioni edili ma anche nelle armi, utensili e finiture, oltre che per monete  e tantissimi altri usi, oggi resta molto impiegato, avendo anche un punto di fusione abbastanza alto.

Ma quanto vale il bronzo oggi?

Dipende moltissimo dalla costituzione, come detto non esiste un solo tipo di questo metallo, mediamente il costo al kg non è elevato, e “circola” tra 1,30 euro e 1,40 euro, anche in fase di investimento si fa ricorso al tonnellaggio per definire le quantità: il bronzo “standar” oggi vale circa 6300 euro a tonnellata, ma varianti che includono ottone o alluminio possono valere anche il 10 % in più considerando sempre la medesima unità di misura, ed è interessante notare come questa lega metallica sta avendo un incremento di valore che rispetto a 5 anni fa è salita mediamente dell’8-9 % in Italia.

Oggetti concepiti in finiture specifiche in lega di bronzo invece tendenzialmente sono venduti in base all’estetica e come manifattura impiegata: difficile inquadrare un grosso guadagno con il bronzo che resta comunque appetibile ma abbastanza diffuso, nonchè sostituito  da altri materiali, pur restando una scelta di primo livello quando bisogna adeguarlo ad un ambito di mobilio o anche in vari contesti di ingegneria.

Interessante notare che la medesima quantità di bronzo può essere venduta in nazioni diverse magari a costi superiori, ed è quello che fanno i venditori al dettaglio

Vincenzo Galletta: