Abbronzatura: le sette fake news più diffuse

Con l’arrivo dell’estate, il desiderio di ottenere un’abbronzatura dorata e uniforme diventa una priorità per molti. Tuttavia, è importante fare attenzione alle false credenze che circolano sull’abbronzatura, che possono portare a comportamenti dannosi per la salute. Ecco le sette fake news più diffuse sull’abbronzatura.

Una delle più comuni fake news è che l’abbronzatura sia sinonimo di buona salute. In realtà, l’abbronzatura è una risposta della pelle ai danni provocati dai raggi UV. Un’abbronzatura scura indica che la pelle ha già subito danni, aumentando il rischio di invecchiamento precoce e cancro della pelle. Molti credono che una volta raggiunta una certa tonalità di abbronzatura, non sia più necessario applicare la protezione solare. Questo è falso. La pelle abbronzata offre solo una protezione minima contro i raggi UV e continuare a esporsi senza protezione aumenta il rischio di danni cutanei.

I letti abbronzanti sono spesso pubblicizzati come un modo sicuro per ottenere un’abbronzatura. Tuttavia, esporsi ai raggi UV artificiali può essere altrettanto, se non più, dannoso rispetto all’esposizione al sole. L’uso frequente di letti abbronzanti è associato a un aumento significativo del rischio di melanoma, il tipo più letale di cancro della pelle. L’olio di cocco e altri oli naturali sono spesso promossi come alternative naturali alla protezione solare. Sebbene possano offrire una minima protezione, il loro SPF è generalmente inferiore a 8, insufficiente per prevenire i danni da UV. È essenziale utilizzare un prodotto con un SPF di almeno 30 per una protezione adeguata.

Un altro mito è che nei giorni nuvolosi non ci si possa scottare. In realtà, fino all’80% dei raggi UV può attraversare le nuvole. È importante applicare la protezione solare ogni giorno, indipendentemente dalle condizioni meteorologiche. Bere molta acqua è fondamentale per la salute generale, ma non protegge la pelle dai danni solari. L’idratazione mantiene la pelle elastica e sana, ma non sostituisce l’uso di una protezione solare adeguata. Si pensa spesso che prendere il sole al mattino presto o nel tardo pomeriggio sia sicuro. Anche se i raggi UVB, responsabili delle scottature, sono meno intensi in questi momenti, i raggi UVA, che causano invecchiamento cutaneo e cancro, sono presenti tutto il giorno. Pertanto, la protezione solare è necessaria indipendentemente dall’orario.

Sfatare queste fake news è fondamentale per godersi il sole in modo sicuro e consapevole. Utilizzare una protezione solare adeguata, limitare l’esposizione diretta al sole durante le ore di punta e capire che l’abbronzatura è un segno di danno cutaneo sono passi importanti per proteggere la propria pelle. Ricordiamoci che una pelle sana è più importante di una pelle abbronzata.

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