Petralia Sottana, una festa secolare per il patrono San Calogero fra tradizione e devozione

Ogni anno, il 17 giugno, Petralia Sottana rinnova la sua devozione a San Calogero Eremita con una festa che richiama una moltitudine di fedeli e devoti. Questa celebrazione, caratterizzata da profondi sentimenti di venerazione, culmina con la solenne processione della Vara, un evento centrale per la comunità petralese.

La devozione a San Calogero a Petralia Sottana ha radici antiche. Sebbene ufficialmente il patrono del paese sia San Giuseppe, è San Calogero ad essere considerato il vero protettore dalla maggior parte dei residenti. Questo cambiamento di percezione risale alla metà del XIX secolo. Nel 1840, nonostante nei documenti ufficiali San Giuseppe fosse ancora il patrono, la popolazione cominciò a venerare San Calogero con maggiore fervore. La statua del santo, opera del frate Umile da Petralia, fu realizzata nella prima metà del Seicento e custodita presso la Chiesa di San Giovanni, nota anche come Chiesa di San Calò.

La crescente devozione a San Calogero è stata influenzata anche da eventi storici significativi. Il colera del 1837, ritenuto un castigo divino, spinse i cittadini a invocare le intercessioni di San Giuseppe e San Calogero. Da allora, la festa di San Calogero divenne l’evento principale del paese, accompagnata da una grandiosa fiera del bestiame. Nel 1747, la reliquia di San Calogero giunse a Petralia, consolidando ulteriormente la sua importanza nella vita religiosa e culturale della comunità. La festa di San Calogero è un evento ricco di tradizioni e rituali che coinvolgono tutta la comunità. Le celebrazioni iniziano con il suono delle campane che avvisano l’inizio dei festeggiamenti. Alle sei del mattino, la statua del santo viene adornata con il reliquiario da un membro del Comitato. All’ingresso della chiesa, un banchetto per la raccolta delle offerte distribuisce santini e panini votivi benedetti in cambio di donazioni. La mattinata prosegue con canti, invocazioni e la distribuzione di pani votivi, seguita da diverse messe.

Il momento clou della festa è la solenne processione della Vara. La statua di San Calogero viene posta sulla vara e decorata con ori, campanellini, ex voto e fiori portati dai fedeli. Nel pomeriggio, dopo i Vespri solenni, la statua viene portata in processione per le strade del paese. Il presidente dei portatori del fercolo coordina il movimento della vara, guidando i portatori con il grido: “Priparamu!” e “Ludamu e ringraziamu lu Santissimu Sacramientu!” a cui la folla risponde con entusiasmo: “Viva San Caloriu!”.

La processione, caratterizzata da antiche consuetudini, prevede che la statua esca dalla chiesa all’indietro per non voltare le spalle al SS Sacramento. Durante il percorso, la processione si ferma in 18 punti, in memoria del giorno in cui San Calogero raggiunse la gloria. In ogni sosta, vengono raccolte offerte e la folla partecipa con fervore. La processione prosegue tra canti, suoni di campanelli e spari di mortaretti, attraversando le ripide strade del borgo con l’aiuto dei portatori che formano una catena umana per agevolare il trasporto della pesante vara.

Dopo un lungo percorso, la statua di San Calogero rientra in chiesa, dove ha luogo la “spinnata da vara e du Santu”. La statua viene spogliata delle sue vesti preziose e rivestita con quelle lignee, per essere infine innalzata sull’altare. Le offerte raccolte vengono velocemente contate mentre il fercolo viene spogliato degli addobbi, che verranno poi portati a casa dai fedeli per gli assenti o i malati.

Quest’anno i festeggiamenti prevedono dall’1 al 17 giugno alle 7 del mattino presso la chiesa Madre la tradizionale Settina predicata da sette sacerdoti diversi. Il culmine della festa il 17 e 18 giugno. Lunedì 17 il programma prevede a mezzogiorno il suono a festa delle campane, sparo di castagnole e bombe a secca, giro del Complesso Bandistico per le vie principali del paese. Ne pomeriggio alle 18:30 presso la Basilica Chiesa Madre la Liturgia del Lucernario e Santa Messa della Vigilia presieduta dall’Arciprete don Giuseppe Mure. In serata alle 21:30 la solenne Processione vigliare con la piccola Immagine di San Calogero, fiaccolata alla veneziana e sparo di fuochi d’artificio. Nel giorno della festa, il 18 giugno, alle 7.00 del mattino la Santa Messa Solenne presieduta dal Vescovo Giuseppe Marciante con atto di affidamento della città al patrono San Calogero. Nel pomeriggio con inizio alle 15:30 la Solenne processione con la Reliquia e la preziosa Immagine di San Calogero sulla vara, che partendo dalla Basilica Chiesa Madre farà rientro nella Chiesa dei Santi Giovanni Battista e Calogero Eremita.

Redazione: