Cefalù: la leggenda delle nozze di Re Ruggero e Elvira

Molti secoli fa, Ruggero II, il primo re di Sicilia, si innamorò di Elvira di Castiglia, una principessa di rara bellezza e intelligenza. Il loro amore sbocciò durante un viaggio diplomatico in Spagna, dove Ruggero fu affascinato dalla grazia e dalla saggezza di Elvira. Dopo un corteggiamento appassionato, i due decisero di unirsi in matrimonio.

Re Ruggero, desiderando celebrare le nozze in un luogo speciale, scelse Cefalù, una gemma della sua terra, nota per la sua bellezza naturale e le sue tradizioni antiche. La cittadina si preparò con entusiasmo per accogliere l’evento, decorando le strade con fiori e ghirlande.

La cerimonia si svolse nella cattedrale di Cefalù, una magnifica struttura normanna che Ruggero stesso aveva commissionato. La cattedrale, con le sue alte torri e i mosaici scintillanti, divenne il simbolo dell’amore eterno tra Ruggero ed Elvira. Gli abitanti di Cefalù parteciparono in massa, portando doni e benedizioni per i sovrani.

Durante la cerimonia, accadde qualcosa di straordinario. Apparve Melchìsedek, il leggendario re-sacerdote di Salem, figura di saggezza e spiritualità, noto per la sua giustizia e la sua benedizione divina. Era considerato un mediatore tra il cielo e la terra, e la sua presenza conferiva un’aura di sacralità e solennità.

Melchìsedek, vestito con abiti regali e con un’aura di luce, alzò le mani per benedire gli sposi. Con voce profonda e melodiosa, pronunciò parole di saggezza e amore eterno. La sua benedizione fu accolta con riverenza e stupore da tutti i presenti.

“Che il vostro amore,” disse Melchìsedek, “sia come un faro luminoso che guida il vostro regno verso la prosperità e la pace. Che la vostra unione sia benedetta con saggezza e giustizia, come il mio regno di Salem.”

Come segno del suo favore, Melchìsedek donò a Ruggero ed Elvira una croce d’oro, simbolo di fede e protezione. “Questa croce,” spiegò, “rappresenta la vostra unione spirituale e terrena. Portatela nei momenti di gioia e difficoltà, e troverete sempre forza e saggezza. Proteggerà Cefalù e i suoi abitanti, portando prosperità e pace.”

Le nozze di Ruggero ed Elvira furono seguite da giorni di festeggiamenti. I mercanti organizzarono una grande gara di pesca, e le donne del villaggio prepararono banchetti con i migliori piatti della tradizione cefaludese. Balli, canti e racconti animarono le notti stellate, creando un’atmosfera di gioia e unità.

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