Polizzi Generosa: la Madonna del Carmine e la sua devozione

Polizzi Generosa è una cittadina ricca di storia e tradizione, e tra i suoi tesori culturali spicca la presenza dei Padri Carmelitani, che hanno lasciato un segno indelebile nella comunità locale. Situato in via del Carmine, tra via Di Leo e via Torre, vicino a San Pancrazio, il primo convento dei Carmelitani fu la loro dimora fino al 1549, quando si trasferirono nel convento di San Giuliano, lasciato dai Padri Domenicani, a Piazza Matteotti. Oggi, in questo luogo sorge l’Istituto Tecnico per Geometri, accanto alla Chiesa del Carmine.

Annessa al primo convento dei Carmelitani vi era una chiesetta dedicata a San Nicola di Bari, della quale non si conosce l’anno di fondazione. Un’opera significativa legata a questa chiesa è una tela dipinta nel 1511 dal pittore spagnolo De Matta, oggi conservata nella Chiesa del Carmine. Questa tela raffigura la Madonna del Carmine con ai lati scene della vita degli eremiti del Monte Carmelo in Palestina, i profeti Elia ed Eliseo, e ai piedi della Madonna i Santi Gandolfo e Nicola insieme ad altri santi carmelitani.

Tra i carmelitani di Polizzi Generosa più insigni si ricorda padre Antonio Ferraro, musico e scrittore del XVII secolo. Le sue opere e il suo contributo culturale testimoniano l’importanza dei Carmelitani nella storia di Polizzi Generosa.

Oggi, il culto della Madonna del Carmine è ancora vivo a Polizzi Generosa. La bella immagine lignea della Madonna del Carmine e l’altra tela custodita nella sacrestia della Chiesa del Carmine sono testimonianze tangibili di questa devozione secolare. Queste opere d’arte non solo arricchiscono il patrimonio culturale della cittadina, ma continuano a essere un punto di riferimento spirituale per la comunità.

La storia dei Carmelitani a Polizzi Generosa, dettagliatamente documentata nel volumetto di padre Flaviano Farella “Stradario storico di Polizzi Generosa” del 1977, è un capitolo significativo della storia locale. Le testimonianze artistiche e spirituali lasciate da questi religiosi continuano a influenzare e arricchire la vita culturale e religiosa della comunità.

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