Riflessioni del Vescovo di Cefalù sulla nuova Facoltà di Medicina Unicamillus

L’arrivo di una nuova sede universitaria a Cefalù rappresenta un’opportunità storica per la città e per l’intera Sicilia. In una recente intervista con UniCamillus Magazine, S.E.R. Mons. Giuseppe Marciante, Vescovo di Cefalù, ha espresso profonde riflessioni su questo evento, evidenziando l’impatto positivo che la presenza dell’università avrà sul territorio e sulla comunità locale.
L’istituzione di una sede universitaria a Cefalù apre nuove porte per i giovani siciliani, in particolare per coloro che aspirano a diventare medici. Mons. Marciante descrive questo progetto come un investimento “profetico”, in quanto permette ai giovani di perseguire i propri sogni rimanendo vicini alle proprie famiglie, senza dover affrontare i costi elevati e le difficoltà del trasferimento in altre regioni.
Questo accesso all’istruzione superiore direttamente sul territorio potrebbe fare la differenza per molti studenti che, a causa delle limitate risorse economiche, sono spesso costretti a rinunciare alle proprie ambizioni. L’arrivo dell’università potrebbe dunque rappresentare un’importante leva per contrastare il fenomeno della “fuga di cervelli”, consentendo ai talenti locali di svilupparsi e contribuire al progresso della propria terra.
Oltre a offrire nuove opportunità educative, l’apertura di una sede universitaria a Cefalù promette di generare un’inarrestabile crescita culturale per l’intero territorio. La presenza di docenti, ricercatori e studenti darà vita a un vivace scambio di idee e conoscenze, favorendo l’avvio di convegni, tavole rotonde e momenti di confronto. Questo movimento culturale potrebbe essere la chiave per invertire il processo di impoverimento intellettuale che affligge molte comunità siciliane.
Secondo Mons. Marciante, la medicina, con tutte le sue branche, potrebbe essere il catalizzatore di una rinascita culturale che valorizzi non solo il sapere, ma anche la dignità dell’uomo, contribuendo a migliorare la qualità della vita nel territorio.
Cefalù, con la sua storia di crocevia culturale nel cuore del Mediterraneo, è il luogo ideale per ospitare un’università con una vocazione internazionale come UniCamillus. La città ha sempre abbracciato la diversità culturale come una fonte di ricchezza, e i suoi abitanti hanno una lunga tradizione di accoglienza e dialogo. Mons. Marciante sottolinea come Cefalù possa essere un esempio di integrazione e come, anche attraverso l’educazione e la cultura, si possano costruire nuovi ponti tra popoli e culture.
Citazione di Fernand Braudel: «Attorno al Mediterraneo tutto si mescola e si ricompone in una unità originale» – Cefalù, con la sua posizione centrale nel Mediterraneo, incarna perfettamente questo concetto. L’arrivo della facoltà di medicina non è solo un’opportunità educativa, ma anche un’occasione per rafforzare i legami culturali e sociali che caratterizzano la regione.
L’apertura di una sede universitaria a Cefalù è un progetto ambizioso che promette di trasformare la città in un polo culturale e educativo di rilevanza internazionale. Come ha evidenziato Mons. Marciante, questa iniziativa rappresenta non solo un’opportunità per i giovani siciliani, ma anche un passo importante verso la valorizzazione del patrimonio culturale e umano della regione. Con l’impegno di tutte le istituzioni locali, Cefalù potrebbe diventare un faro di speranza e progresso per l’intero Mediterraneo.
DIOCESI DI CEFALU’

 

 

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