Bayesian: i costruttori accusano l’equipaggio, ma il comandante respinge le accuse

Il naufragio dello yacht Bayesian davanti alla costa di Porticello il 19 agosto continua a sollevare tensioni e polemiche. L’imbarcazione è affondata causando la morte di sette persone, tra cui lo stesso Lynch. A distanza di quasi un mese dall’incidente, le responsabilità sono ancora al centro del dibattito. Giovanni Costantino, amministratore delegato di Italian Sea Group, azienda che ha acquisito la Perini (costruttrice dello yacht), punta il dito contro l’equipaggio.

Durante un’intervista nel programma televisivo Cinque minuti condotto da Bruno Vespa, Costantino ha dichiarato che il naufragio sarebbe stato evitabile. Secondo lui, il disastro è stato causato dall’ingresso d’acqua dal portellone di poppa, che avrebbe allagato non solo un compartimento stagno ma anche la sala macchine. “Riteniamo che l’equipaggio non abbia compiuto le attività necessarie per la sicurezza della nave e delle persone a bordo. La nave, se fosse stata blindata adeguatamente, era inaffondabile”, ha affermato l’amministratore.

Costantino ha sostenuto che la perturbazione in arrivo fosse chiaramente visibile e che la nave avrebbe potuto affrontarla, a condizione che fossero state prese le giuste misure di sicurezza. “I pescatori locali avevano capito la situazione e non sono usciti in mare. La nave da 700 tonnellate poteva restare in mare, ma doveva essere preparata. L’acqua ha allagato i compartimenti e, quando il vento ha incalzato, la nave ha iniziato a scarrocciare. In 14 minuti la stabilità è stata compromessa e l’acqua ha raggiunto i generatori”, ha spiegato.

Nel frattempo, i palombari della Marina militare sono impegnati nel recupero dell’impianto di videosorveglianza dal relitto del Bayesian. L’analisi delle registrazioni potrebbe fornire nuove informazioni cruciali sull’incidente. Tuttavia, è già emerso un dettaglio significativo: contrariamente a quanto si era ipotizzato inizialmente, non c’era alcuna festa in corso a bordo dello yacht al momento del naufragio. Mike Lynch, infatti, aveva appena appreso della morte del suo amico Stephen Chamberlain e aveva deciso di interrompere la vacanza. Questo dettaglio getta nuova luce sulla tragica notte e sembra allontanare l’ipotesi di comportamenti imprudenti a bordo.

Il comandante dello yacht, da parte sua, ha respinto con fermezza le accuse di negligenza, affermando che tutte le misure necessarie erano state adottate per garantire la sicurezza della nave e dei passeggeri.

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