«Io ti salverò»: al sindrome di Wendy

… o più comunemente conosciuta come la sindrome della croce-rossina. Riflettiamo sulle prime parole che Wendy rivolge a Peter Pan la prima volta che lo incontra “Ho tenuto in serbo la tua ombra, spero non si sia sgualcita. Va cucita, lo faccio io, è un lavoro da donna”. Una donna dunque che si prende cura oltre ogni misura e in modo incondizionato dell’altro, che sa essere estremamente protettiva e compiacente e soddisfa, gratifica e giustifica l’altro a discapito di se, dei propri spazi e tempi. La sindrome riguarda anche gli uomini ma pare sia comunemente diffusa e molto più frequente nelle donne, tradizionalmente educate ad un orientamento servizievole verso il proprio uomo, vissuto quasi come un “dovere”. Ma cosa si nasconde dietro la sindrome di Wendy? Pare ci sia un grande bisogno di accudire l’altro, sia esso il proprio uomo, un fratello, un amico o la famiglia, finalizzato al sentirsi gratificati e soprattutto “utili”; una grande insicurezza ed una bassa autostima sono caratteristiche della donna che inizialmente arriva all’altro come forte e insostituibile. Donna che si identifica con la persona fragile, facendo sue le problematiche che appartengono all’altro pensando di risolvere tutto e accaparrarsi così l’amore del compagno. Donna che curando l’altro in realtà si prende cura di se. Il meccanismo che si instaura ha a che fare con una forma di reciproca dipendenza laddove l’uno, bisognoso di cure, non può fare a meno della capacità risolutiva dell’altro e, di contro, quest’ultimo, assunto il ruolo di salvatore/trice a questo si lega e non può farne a meno. Tale dinamica relazionale può vivere per sempre o interrompersi quando l’uomo, risolto i suoi problemi, inizia a stare meglio e a rendersi conto che desidera un’altra donna, “meno dipendente”, “che sa prendersi i suoi spazi”, “sa costruirsi le relazioni sociali” o in altre parole che sia autonoma. Le conseguenze sono irreparabili perché è lì che insorge la rabbia ed il rancore dell’uno verso l’altro, laddove la donna si sente sfruttata ed usata e l’uomo non si sente compreso. Tale dinamica crea una grande sofferenza all’interno della coppia che ha davanti a se l’opportunità di ri-crearsi e ri-trovarsi in un equilibrio nuovo fondato sul reciproco rispetto dell’altro, inteso nella sua complessa unicità. Concludo il contributo ponendo a voi lettori un quesito: è possibile che le Wendy e i Peter Pan si cerchino nel mondo e si scelgano reciprocamente?

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