Il Carnevale antico di Termini Imerese 1876

Il Carnevale di Termini Imerese può inserirsi a gran voce negli elenchi dei Carnevali più antichi d’Italia. Lo comproverebbe un’antica ricevuta di pagamento datata 1876. Tale ricevuta fu emessa dalla “Società del Carnovale” (associazione per la promozione e l’organizzazione del Carnevale) in favore di Giuseppe Patiri (1846 – 1917). L’associazione è documentata ancora nel 1906, essendo attestata nell’iscrizione posta nell’ex ospizio di mendicità Umberto I.

La Società, infatti, contribuì finanziariamente con i proventi del Carnevale del 1906 alla sistemazione del dormitorio.  La ricevuta (gennaio-febbraio 1876), fu scoperta dallo scrivente, sul finire del 1997, a casa del suo proprietario, il collezionista Francesco La Mantia.

A seguito del ritrovamento, il giorno 11 febbraio 1998, fu allestita presso il Circolo Margherita, una mostra filmato-fotografica, curata sempre dallo scrivente. L’esposizione fu patrocinata dai Presidenti della Pro Loco, Gaetano Schifano e del Circolo Margherita Dr. Franco Ciresi.

La ricevuta fu altresì esposta nella Mostra “Maschere e mascheramenti in Sicilia dal ‘600 ad oggi” tenutasi dal 14 al 24 febbraio 1998, presso il Museo Civico, curata dall’Assessore alla Cultura la professoressa Rosa Maria Dentici Buccellato.

A 135 anni dall’emissione dell’antica ricevuta, due altri eventi importanti si sono aggiunti alla storia del Carnevale Termitano; la nascita per volontà del suo Presidente Emanuele Caruana, giorno 11 febbraio del 2011 della nuova “Società del Carnovale” costituitasi il giorno 11 febbraio 2011, e l’emissione di un Francobollo dedicato al Carnevale cittadino.

La nuova Associazione, denominata “Società del Carnovale”, si propone di promuovere su basi moderne il carnevale di Termini Imerese, senza dimenticarne la tradizione. Il francobollo del valore di € 0,70, emesso per la prima volta da Poste Italiane il giorno 4 febbraio 2013, vuole ricordare quest’antica manifestazione. La vignetta dell’affrancatura contiene, oltre a un carro allegorico e al Monte San Calogero la raffigurazione delle due maschere simbolo “U Nannu ca Nanna”.

La figura del “Nannu” è considerata la personificazione dello stesso Carnevale e rappresenta la maschera principale; quella della Nanna che oggi sopravvive solo a Termini Imerese, era un tempo presente anche a Palermo. La suddetta maschera femminile termitana, oggi ha la caratteristica peculiare di essere unica nel contesto carnascialesco siciliano. Questa figura, vera e propria alter ego femminile del Nannu, potrebbe avere un legame con antichi culti legati alla fertilità. Oggi le due maschere di cartapesta sono custodite dai suoi proprietari, gli eredi della Famiglia La Rocca.

Giuseppe Longo
giuseppelongoredazione@gmail.com
@longoredazione

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