Ha vinto una borsa di studio per avere scritto un elaborato sul medico cefaludese Giuseppe Giglio. Ha fatto conoscere aspetti inediti della vita del Giglio e ha portato fra i giovani la vita del professionista cefaludese che è stato così attaccato alla città di Cefalù da donarle il suo palazzo nella attuale via Aldo Moro perché diventasse un ospedale pubblico e tantissimi dei suoi testi scientifici alla fondazione Mandralisca. Giorgia Pia Arcuri, protagonista cefaludese 2016, riceverà il riconoscimento da parte di cefalunews nel corso della manifestazione che si terrà presso l’Hotel Riva del Sole del lungomare, domenica 5 febbraio alle ore 10. Ha risposto alle nostre domande.
Cosa ricordi con piacere di Cefalù dell’anno appena trascorso?
Quello che ricordo con più piacere è la simpatica serata trascorsa al “3° piano bar per gli emigrati” durante la quale abbiamo potuto godere di bei momenti di musica con la signora Lo Verde e di risate con le battute di Roberto D’Antoni, mentre venivano consegnati i diplomi di merito ai tanti nostri concittadini emigrati e gli attestati di partecipazione a noi ragazzi che avevamo aderito all’iniziativa “Cefaludesi da ricordare”.
Cosa vorresti cambiasse a Cefalù con l’anno nuovo che è arrivato?
Io vorrei che cambiasse la situazione di stallo che c’è a Cefalù, vorrei che ci fosse più lavoro. Oggi la disoccupazione è un problema che riguarda non solo i giovani alla ricerca della prima occupazione, ma anche persone avanti nell’età, senza lavoro perché licenziati o per fallimento della ditta. Non avere un lavoro è angosciante e avvilente, non solo dal punto di vista economico, ma anche perché chi è disoccupato rischia di essere posto ai margini della società. Il lavoro è portare il pane a casa con dignità. Il lavoro è importante per la società, per le famiglie e per ogni persona, perché solo lavorando ci si sente liberi e felici.
Che messaggio lanci ai lettori di Cefalunews?
Ai lettori di Cefalunews dico di non mollare, di sperare in un futuro migliore. Faccio mio il pensiero di Papa Francesco, secondo il quale: “Questa grave situazione può essere affrontata con gli strumenti della creatività e della solidarietà”; la creatività di gente coraggiosa che guarda al futuro con fiducia e speranza e la solidarietà di tutti che aiutano quanti si trovano in una condizione di necessità.
Quale impegno senti d poter assumere, per il 2017, nei confronti della città di Cefalù?
Bella domanda per una che ha 15 anni. Io credo che ognuno, indipendentemente dall’età, debba impegnarsi a fare bene ciò che fa, perché solo impegnandosi, tutti insieme, possiamo provocare il cambiamento; è questo, secondo me, ciò di cui ha bisogno la nostra bella cittadina, di cambiamenti.