Cefalù, l’incendio e la speranza “Così rinasciamo dopo la paura”

Iniziavano a festeggiare in treno i clienti francesi che, negli anni d’oro, partivano da Parigi con fermata diretta al Club Med di Cefalù. Una vera ispirazione per un turismo sano e ricco di innovazioni quello che negli anni Cinquanta si chiamava Village Magique, che ha dato il via alla costruzione di altre strutture e ha ispirato idee imprenditoriali, come quelle di Giuseppe De Gaetani che trasformò la sua stalla di Santa Lucia prima in un bar e, poco dopo, in un albergo.

In passato Cefalù era una delle mete sicule più ricercate per le vacanze estive, una ventata di attività turistica che, nel tempo, è andata scemando. E’ certo che l’incendio del 16 giugno 2016 non ha agevolato la ripresa, mettendo in ginocchio un paese che stava cercando di investire risorse e rinnovarsi, seguendo l’impronta del lusso del Club Med. Un giorno e mezzo di fiamme che hanno avvolto gran parte della cittadina normanna, provocando danni irreversibili. L’incendio, classificato come doloso perché appiccato in diversi punti, è partito dalle Madonie ed è arrivato sino al lungomare di Cefalù, percorrendo più di dieci chilometri e lasciandosi alle spalle abitazioni, ristoranti e locali rasi al suolo. Autostrade chiuse, turisti in fuga dagli alberghi e un forte scirocco che non permetteva ai vigili del fuoco di fermare le fiamme.

Oggi però, molti imprenditori, descrivono quel giorno d’inferno come: “un punto di partenza”. “Quando le ultime fiamme si spensero – dichiara il proprietario di uno dei punti di ristoro che stava per essere assalito dall’incendio – la paura si tramutò in dolore, il dispiacere di vedere la distruzione totale attorno a noi”. Ma la vera sorpresa è il giorno dopo, quando la pagina Facebook della discoteca “Le Vele”, totalmente rasa al suolo dalle fiamme, lancia un hashtag che diventa subito virale: #AgainVele, accompagnato da un post che dice: “La speranza è che un giorno potremo incontrarci di nuovo e riprendere il nostro splendido viaggio, interrotto da cenere, fuoco e fiamme”. Poi la notizia, diffusa poche settimane dopo, che la discoteca verrà riaperta il giorno della festa del paese, il 6 agosto: soltanto un mese e mezzo dopo il giorno dell’Apocalisse.

Anche il Club Med, chiuso dal 2007, inizia i lavori di ristrutturazione promettendo una rapida riapertura. Tra le novità di quest’anno, anche l’assegnazione della quinta stella all’hotel “Le Calette”, una delle strutture più ricercate dai turisti che, con la discoteca all’aperto, anima i fine settimana estivi del paese. “Nel nostro sito internet lo chiamiamo ‘Le Calette N.5′ “, dichiara Giuseppe Terrasi, uno degli organizzatori degli eventi e addetto alla sponsorizzazione sui social network. “E’ stata una bella soddisfazione, sopratutto dopo la devastazione dell’incendio”, conclude.

Grazia Oieni per LiveSicilia
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