L’ospedale di Petralia fra impegni e protesta

Il problema dell’ospedale di Petralia che è stato depotenziato dal nuovo piano della sanità siciliana non riguarda solo il territorio delle alte Madonie ma tutto il territorio da Cefalù a Gangi. La pensano così i sindaci di Polizzi Generosa e Castellana Sicula, Giuseppe Lo Verde e Pino Di Martino (nella foto), che stanno promuovendo un’assemblea di tutti i comuni del territorio madonita. Alla decisione si è arrivati dopo l’assemblea di stamattina che ha visto dibattere il problema “fuori dagli schemi classici”, come sostengono alcuni partecipanti. Alla fine è venuta fuori una situazione assai complessa. Il nuovo piano, infatti, ha di fatto depotenziato l’ospedale di Petralia.

Sulla questione al momento sembrano delinearsi due strategie. Da un ci sono alcuni sindaci, quelli di area Pd, che verso il Piano di Gucciardi sperano in alcuni impegni assunti nella giornata di venerdì dall’assessore regionale e dal sottosegretario Faraone nel corso di un incontro che hanno avuto a Caltanissetta. Vorrebbero una revisione del provvedimento. Un fatto, però, che a giudizio dei sindaci di Polizzi e Castellana non è possibile perchè il piano è stato già scritto e prossimo alla pubblicazione. Per questo chiedono modifiche sostanziali al piano regionale per potenziare l’ospedale e aprire il punto nascite. Questa seconda area di protesta ha deciso di inviare un telegramma all’assessore Gucciardi, al governatore Crocetta, al sottosegretario Faraone, al presidente della commissione sanità, al ministro Lorenzin e al Presidente della Repubblica. Vi si chiede di non pubblicare il piano sino a quando non verrà messo nero su bianco sulla funzionalità dell’ospedale di Petralia. E intanto si promuove un’assemblea di tutti i comuni madoniti da Cefalù a Gangi.

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