La denuncia: reperti archeologici trovati da Cefalù20 da dieci anni abbandonati

Reperti archeologici di inestimabile valore, trovati durante i lavori del raddoppio ferroviario, sono stati lasciati per dieci anni in container di metallo. La denuncia arriva dal deputato regionale del M5S Luigi Sunseri. “Nell’Isola delle eterne incompiute e degli scandali all’ordine del giorno – dice il deputato – succede che per 10 anni reperti archeologici di inestimabile valore siano stati lasciati in container di metallo nell’inerzia delle istituzioni. Da mesi seguo la vicenda e a luglio ho incontrato il direttore di Cefalù 20, la società che ha rinvenuto i reperti nel corso dei lavori del raddoppio ferroviario». Sunseri aggiunge che ha sottoposto la questione più volte all’assessore regionale ai Beni culturali Sebastiano Tusa e predisposto un’interrogazione al Governo per capire cosa intendeva fare per porre rimedio a un simile scempio. “La società Cefalù 20 ha già avviato un iter amministrativo, che verosimilmente si concluderà nei prossimi giorni – aggiunge – per trasferire i reperti all’Albergo delle Povere di Palermo, dove peraltro sono già stati compiuti i sopralluoghi del caso e individuate le scaffalature per custodire i reperti. E’ stata anche identificata la ditta che, sotto la supervisione di un archeologo, provvederà al loro trasferimento. Fermo restando che continuerò a seguire la vicenda perché è evidente che il trasferimento di questi reperti è una soluzione provvisoria. Auspichiamo che presto questi reperti divengano fruibili nel territorio in cui sono stati ritrovati e volano di sviluppo economico”.

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