Johann Paul Schor artista dell’effimero

Il carro d’oro di Johann Paul Schor. L’effimero splendore dei carnevali barocchi”. Uffizi, a Palazzo Pitti una mostra fa rivivere i carnevali barocchi. In esposizione insieme ad altre opere il grande dipinto del ‘Carro d’oro’ di Johann Paul Schor, dal 19 febbraio fino al 5 maggio.

Johann Paul Schor artista dell’effimero.

«Il Carro d’oro è la monumentale e preziosa macchina trionfale che fu protagonista di un corteo in maschera per il Carnevale romano del 1664, voluto dal principe Borghese e progettato da Johann Paul Schor come una grandiosa celebrazione declinata sullo splendore dell’oro in ogni particolare.

Quel pomeriggio romano dedicato all’effimero barocco è stato immortalato in un dipinto spettacolare di Johann Paul Schor acquistato nel 2018 dalle Gallerie degli Uffizi: da questa originale e luminosa pittura trae spunto la presente mostra.

Originario del Tirolo, Johann Paul Schor sin dalla prima giovinezza fu in contatto con gli scienziati gesuiti della corte di Leopoldo V d’Austria e Claudia de’ Medici, dove ebbe occasione di ammirare feste e apparati teatrali. Ad Innsbruck, nella prima metà del Seicento, lo studio dell’ottica e della relatività della visione umana ebbe particolare sviluppo, cosicché gli ambienti intellettuali e di corte erano in contatto sia con Galileo Galilei sia col gesuita tedesco Athanasius Kircher, celebre studioso del tempo.

Il rapporto con Kircher, che nel 1635 divenne guida intellettuale dei Gesuiti a Roma, fu fondamentale per l’inserimento di Schor nell’ambiente romano.

Trasferitosi a Roma forse verso la fine degli anni Trenta del Seicento, il “Tedesco”, come venne da subito soprannominato, conquistò la fiducia del celeberrimo Gian Lorenzo Bernini col quale collaborò ad importanti apparati festivi progettando fastose scenografie dove egli seppe applicare le sue conoscenze scientifiche e prospettiche al gusto della spettacolarità. Grazie a tali capacità Schor ottenne commissioni di rilievo dalle potenti famiglie principesche papaline quali i Chigi, i Colonna e i Borghese.

Schor divenne una delle personalità rappresentative della creatività e della fantasia barocche, fu infatti capace di progettare macchine e arredi innovativi (carrozze, letti, apparati d’ogni tipo), decorazioni ad affresco, pale d’altare, scenografie urbane e perfino banchetti con straordinari trionfi di zucchero ricoperti di foglia d’oro.

Col fratello Egid, anch’egli residente a Roma per un lungo periodo, Johann Paul fondò una bottega dove si crearono modelli inediti e inusitati che ebbero poi diffusione in tutta Europa».

Foto a corredo dell’articolo: Faustino Bocchi (Brecia 1659-1741). Corteo trionfale di caramogi (Il gatto mammone) 1680-1690, olio su tela. Galleria Palatina, Gallerie degli Uffizi, Firenze.

Info e prenotazioni: Firenze Musei 055.294883

Servizio visite guidate

Info e prenotazioni:

Firenze Musei 055.290383

Email: e-mailfirenzemusei@operalaboratori.com

Sito web: www.uffizi.it

Giuseppe Longo
giuseppelongoredazione@gmail.com
@longoredazione

 

Cambia impostazioni privacy
Torna in alto