Filippo Valenziano: il bagnino che a undici anni strappa due turisti francesi dalle onde

I bagnini  sono gli Angeli del Mare che rischiano la propria vita per salvarne altre. A Cefalù la figura del bagnino è nata negli anni ’50. Pochi erano i bagnini all’epoca, oggi sono tanti e dovendo parlare di uno di questi Eroi scelgo: Filippo Valenziano. Nasce a Cefalù il 28 febbraio 1969 da Gianni e Caterina Orlando. Secondogenito di 5 figli, figlio e nipote di pescatori , Filippo sin da piccolo va in barca con papà Gianni a pesca. Frequenta la scuola elementare “Botta” e consegue la licenza media al “R. Porpora”.

Era il 1980, aveva 11 anni e come tutti i ragazzini figli di pescatori , Filippo era al molo che guardava il mare in burrasca. Si accorge di un “pazzo squilibrato” che dal lido Cristal si era buttato per salvare due persone in difficoltà fra le onde. Senza pensarci due volte, Filippo scende nella spiaggia del vecchio molo e d’istinto si tuffa. Con fatica raggiunge il “pazzo squilibrato” che era  Giovanni Cimino figlio del proprietario del Lido. Riescono entrambi a portare a riva i due incoscienti che erano turisti francesi. Il signor Giuseppe Cimino riconoscendo la temerarietà del giovanissimo Filippo Valenziano lo assume nel suo Lido. Filippo in seguito consegue il Diploma di salvataggio presso la Società Nazionale di Salvamento. 

Tantissimi sono stati i salvataggi effettuati da Filippo. Ricorda con tristezza quando ancora giovanissimo effettua un salvataggio di fronte il Lido dove lavorava. Purtroppo quando riesce a portare in riva il malcapitato , il signore che era un tedesco, muore. Fu traumatico per Filippo. Ricorda divertito un salvataggio in cui partecipò anche il suo collega Federico Lembo. Quel giorno salvarono sempre al lungomare un tedesco. Il tedesco per riconoscenza portò a Filippo un’anguria ed una busta con i soldi. Filippo con l’umiltà che contraddistingue i pescatori gli disse: per l’anguria la ringrazio, me la mangio con i colleghi del lido, i soldi non li accetto. Non si salva una vita per avere in cambio denaro. Si salva e basta. Un giorno sempre sul Lungomare Filippo corre in aiuto del collega Damiano Sanzone che faceva parte della Cooperativa Nettuno ed insieme salvano due palermitani in balia delle onde. Un altro episodio triste per Filippo fu quando 10 anni fa, con il coordinamento di Capo marchese Comandante della Guardia Costiera di Cefalù, uscì dalla spiaggia del lungomare di Cefalù per andare a soccorrere nella spiaggia di Mazzaforno il giovane collega Peppe Macina che morì. 

Il ricordo più bello, emozionante  e gratificante di salvataggio di Filippo Valenziano è stato quando 5 anni fa si presenta un signore di Caltanissetta. Gli stringe la mano e gli dice: Lei è Filippo Valenziano? lei non si ricorda di me, io mi ricordo benissimo di lei. Lei caro sig. Filippo tanti anni fa mi ha salvato da sicura morte, qua a Cefalù. Per ricordare sempre che sono vivo grazie a lei, 18 anni fa mi è nato un figlio a cui ho messo il suo nome: Filippo. 

Filippo dunque inizia a 11 anni la nobile professione di Bagnino, oggi ha 50 anni continua a fare il bagnino al Lido Peter Pan di Cefalù ed ha 3 figli : Gianni, Ruben, entrambi hanno preso il brevetto di bagnini e Maja studentessa universitaria. Filippo da padre oggi capisce che il mare è pericoloso e teme per i suoi figli. Alla domanda: Filippo Valenziano da ragazzo chi prendevi come esempio di bagnino? Filippo risponde: Giuseppe Perito. Credo che se rivolgessi questa domanda a Gianni e Ruben la risposta sarebbe: il nostro papà.

Pubblichiamo su cefalunews una sezione per far conoscere i bagnini cefaludesi che hanno operato ed in alcuni casi operano ancora a Cefalù. L’idea di raccogliere le loro biografie è del Kefablog, l’iniziativa nata per far conoscere Cefalù, finanziata con 1.800 euro di borse di studio costituite dagli emigrati cefaludesi che fanno parte dell’associazione Cefaludesi nel mondo. Ai partecipanti è stato chiesto di pubblicare la biografia di un bagnino che ha operato o opera a Cefalù. Le biografie saranno lette da una giuria di emigrati cefaludesi che attribuiranno dei punteggi ai partecipanti. Alla fine della gara al vincitore andrà una borsa di studio di trecento euro. (Biografia a cura di Cecilia Gugliuzza)

 

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