Ricordando Paolino: il ragazzo semplice che sapeva sorridere

Da un anno ha lasciato Cefalù perché chiamato alla vita senza fine. Paolino, come lo chiamavo tutti, negli anni che ha fatto compagnia a quanti lo hanno conosciuto ha mostrato il volto dell’amico semplice che offre a tutti il sorriso, anche di fronte alle difficoltà della vita. Portava avanti il suo lavoro in officina con umiltà e precisione. La stessa cura e attenzione che metteva in quell’amore per le auto da corse che lo aveva portato a scommettere se stesso per sfide molte volte quasi impossibili. Per tutti trovava parole di amicizia e a tutti sapeva offrire il sorriso di un amico sincero e fedele.

Paolino si era formato alla scuola della semplicità e della bontà. La vita per lui era incontro e scommessa. A nessuno ha negato la gioia di incontralo e a tutti ha insegnato che per vivere occorreva scommettere su se stessi. Ha colorato i giorni trascorsi fra le strade della sua Cefalù con i pennelli della modestia e della spontaneità. Ha dipinto i quadri della sua vita con il colore del sorriso. A quanti lo hanno conosciuto ha lasciato in eredità un grande tesoro fatto di amicizia sincera e ascolto fedele. A quanti ancora oggi ne conservano il ricordo dell’incontro continua a regalare quella bontà che ha accompagnato tutti i giorni della sua vita.

Paolino Di Marco è stato un campione di bontà e semplicità. Ad un anno dal suo passaggio da questa vita all’eternità vogliamo ricordarlo con le parole che lasciava a chi gli diceva che era un grande: «Non sono un grande uomo, ma un uomo. Non sono un bravo pilota ma un pilota. Non sono una grande ma solo uno che ama la vita».

Gandolfo Albanese: