Pressione alta: «il gorgonzola ti allunga la vita» grazie alla spermidina

Il gorgonzola aiuta a vivere più a lungo perché tiene sotto controllo la pressione e sanguigna. A dirlo sono diversi studi. Una ricerca condotta dal Weizmann Institute di Israele e pubblicati sulla rivista scientifica Cell Metabolism ha messo in evidenza come i formaggi blu come il gorgonzola, insieme a piselli, soia e mais, sono in cima alla lista degli alimenti che potrebbero aiutare a prevenire alcune gravi malattie come il cancro, il morbo d’Alzheimer e quello di Parkinson. Tutto questo perché in questi alimenti è presente la spermidina che inverte il ritmo circadiano del corpo, rendendo le persone “più giovani” e meno inclini a sviluppare malattie legate all’età. La spermidina è capace di controllare e ridurre la pressione sanguigna e, quindi, di contribuire alla prevenzione delle malattie cardiovascolari.

1. Che cos’è la spermidina

La spermidina è stata chiamata in questo modo perché è stata inizialmente isolata nello sperma. E’ un composto organico che appartiene alla classe delle poliammine: la sua presenza garantisce un corretto metabolismo cellulare. Mangiare i cibi che la contengono permette un’azione anti-age perché contrasta l’effetto negativo messo in atto dall’invecchiamento e permette alle cellule di eliminare le tossine in esubero, nonché di riciclare i componenti cellulari danneggiati.

A conferma dell’importanza di questa sostanza è stato effettuato uno studio, pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition, che ha sottolineato la correlazione tra il composto e un rischio minore di mortalità. Lo studio, iniziato nel 1995, si è concluso nel 2010 con successivi controlli. I risultati dicono che una presenza massiccia di spermidina garantisce un rischio di mortalità pari a una persona di sei anni più giovane. La spermidina è facilmente rintracciabile nei formaggi stagionati come parmigiano, gorgonzola, gouda, gruviera, brie, cheddar e il manchego, ma anche nella carne come pollo, manzo, tacchino e maiale. Il composto è presente nel salmone, nei funghi, quindi pere, patate, piselli, broccoli cotti e cavolfiore. La spermidina si può assumere anche grazie alla frutta secca, in particolare pistacchi, mandorle e nocciole, semi e nei prodotti a base di soia fermentata come miso e natto.

2. Proprietà e benefici del gorgonzola

Il gorgonzola è un formaggio della tradizione italiana. Le sue origini sono antichissime. Pare sia stato prodotto per la prima volta nell’anno 879. Alcuni antichi scritti dichiarano che lo stesso Carlo Magno, lo abbia assaggiato. Viene nominato all’interno dei Promessi Sposi di Manzoni. Si tratta di un formaggio Denominazione Origine Protetta (DOP), che viene lavorato esclusivamente con latte prodotto dalle mucche allevate in una zona protetta quindi, non viene contaminato da antibiotici o pesticidi di sorta. Il gorgonzola è il terzo formaggio sia per importanza che per consumo tra quelli italiani. Attualmente la maggior parte della produzione avviene nella zona DOP, che si trova nei pressi di Novara. Si tratta di un formaggio dal gusto deciso e forte, grazie alla presenza della muffa che lo caratterizza. Proprio per questo motivo, il gorgonzola va conservato nella maniera corretta e ha una durata di pochi giorni.

1. Aiuta la flora batterica intestinale. E’ ricco, infatti, di fermenti lattici che sono indispensabili per la sua produzione. I fermenti lattici contenuti nel gorgonzola sono molto simili a quelli contenuti nello yogurt e a quelli che si possono trovare in farmacia. 

2. Aiuta lo sviluppo osseo. Il gorgonzola è ricchissimo di sodio, magnesio, potassio, calcio, selenio e fosforo. Cento grammi di gorgonzola contengono circa 360 mg di fosforo e ben 420 mg di calcio. Proprio il calcio è fondamentale per un buon sviluppo del tessuto osseo. La consumazione di gorgonzola viene particolarmente indicato per adulti, bambini ed anziani.

3. Aiuta la digestione. Grazie alle muffe che lo contaminano, il gorgonzola è uno dei formaggi più digeribili in assoluto. Le muffe, infatti, trasformano le proteine e i trigliceridi che sono contenuti in questo formaggio “alleggerendolo”. Per questo, però, è fondamentale eliminare la crosta del formaggio prima di mangiarlo, poiché non è edibile. La presenza di muffe, inoltre, impedisce la formazione e la conseguente proliferazione di agenti infettanti all’interno del formaggio, dal momento che la presenza di microorganismi attivi impedisce ad altre specie di contaminare il formaggio. 

3. Colesterolo: gorgonzola e cibi a confronto

Il Gorgonzola è ricco di colesterolo. Pur avendo un contenuto medio di grassi rispetto ad altri formaggi, contiene in prevalenza grassi saturi e di conseguenza colesterolo. Per questo motivo, è sconsigliata l’assunzione nei soggetti particolarmente sensibili alla presenza di colesterolo e a quelli che soffrono di problemi cardiovascolari. Cento grammi di gorgonzola contengono all’incirca 70 mg di colesterolo. A riguardo però occorre fare un piccolo confronto. Pochi sanno infatti che lo stesso quantitativo di colesterolo contenuto nell’etto di gorgonzola si trova in 100 g di bresaola, o in 100 g di orata o branzino d’allevamento, o in 100 g di carne di vitello, o in 100 g di carne di pollo o tacchino. Anzi mangiando due uova si assume per 4 volte più colesterolo che consumare una fetta di formaggio. E in 100 grammi di gamberi c’è il doppio del colesterolo rispetto alla stessa quantità di Gorgonzola.

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