Il limone fa bene o male al diabete? La risposta della medicina

Il limone fa bene o male al diabete? «Gli agrumi possono rappresentare un valido alleato per chi soffre di diabete di tipo 2 e non solo». Lo afferma il dr. Danilo Cariolo, Biologo Nutrizionista di Milano. Il limone è un «reale» della tavola del diabetico, specialmente per chi ha il tipo Mellito 2. E’ una fonte naturale di acidi organici, ma possiede molte altre proprietà nutrizionali, grazie al contenuto di vitamine e sostanze antiossidanti. Il limone ha un indice glicemico basso: 20. Significa che induce un rilascio di insulina basso al momento dell’assimilazione. Per questo è adatto per chi, pur essendo diabetico, ha problemi di anemia e deve integrare con cibi ricchi di ferro in forma ridotta, cosa estremamente facilitata in forma ridotta. Il limone è un alimento anti-diabete poiché diminuisce l’indice glicemico nel sangue grazie ai flavonoidi come la rutina. Questi permettono non solo di regolare i livelli di zucchero nel sangue dei diabetici ma anche di prevenire le malattie croniche. Uno studio dimostra che una dieta varia, equilibrata e ricca di limone contribuisce alla lotta contro il diabete.

Come assumere il limone per combattere il diabete? Il più semplice utilizzo è il succo. Anche la scorza può essere aggiunta a svariati piatti. Si può aggiungere grattugiata al condimento per l’insalata, a un buon ragù, al pesce cotto ai ferri, per marinare la carne oppure a una gustosa zuppa. L’importante è utilizzare un limone rigorosamente biologico, perché generalmente gli altri agrumi vengono ricoperti di cere non commestibili. Fa bene al diabete anche la bevanda al limone. Basterà tagliare un limone con una buccia in 4 pezzi e farlo bollire per circa 6 minuti. Si richiede mezzo litro di acqua. Questa bevanda si può prendere dopo i pasti. Il limone si può assumere anche il sedano. Frullare sei limoni e mezzo chilo di sedano. Cuocere il tutto a vapore per circa due ore. Questa bevanda si beve fredda.

Quali sono i benefici del limone? Il limone non contiene colesterolo. Il suo utilizzo è consigliato come antiossidante per aumentare la biodisponibilità del ferro in forma ridotta. In farmacologia il limone viene usato come antiemorragico, disinfettante, per contrastare la diarrea e per combattere i calcoli renali. Il succo di limone consumato quotidianamente riduce i livelli di omocisteina che è stata messa in relazione con alto rischio di infarto. Il succo di limone aiuta anche a digerire i grassi ed è utile a chi ha tendenza a sviluppare calcoli alla cistifellea. Il limone rafforza il sistema immunitario. E’ ricco, infatti, di vitamina C e di potassio. Per questo stimola le funzioni cerebrali e nervose. Il potassio aiuta anche a controllare la pressione arteriosa. Il limone bilancia il Ph. E’ ricco di fibre di pectina, che aiutano a combattere la fame. È stato dimostrato che le persone che hanno una dieta più alcalina perdono peso più velocemente. Il limone sollecita il fegato a produrre la bile, un acido richiesto per la digestione. Acqua e limone aiutano a combattere in modo naturale i radicali liberi e quindi a donare un aspetto più fresco. Il limone aumenta il tasso di minzione nel corpo, aiutandolo quindi a purificarsi. Le tossine, pertanto, sono rilasciate in modo più veloce per aiutare a mantenere la salute del tratto urinario. L’aroma del limone riduce ansia e depressione e grazie al suo contenuto di ioni negativi è in grado di rifornirvi di nuova energia. Il limone è sconsigliato a chi soffre di ulcere e malattie gastroenteriche in forma cronicizzata.

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