L’uva fa bene o male al colesterolo? La risposta della medicina

L’uva fa bene o male al colesterolo? L’uva tiene sotto controllo il colesterolo nel sangue grazie ad uno specifico antiossidante, il resveratrolo, che è presente nella buccia degli acini. Questo antiossidante, ritenuto una vera e propria fonte di giovinezza, è attivo nel ridurre il colesterolo LDL, o cattivo. Previene anche le malattie cardiache e cardiovascolari, e anche il cancro. A scoprirlo sono stati i ricercatori dell’Università della Florida – The Scripps Research Institute (TSRI), che hanno identificato una delle vie molecolari che il resveratrolo utilizza per produrre la sua azione benefica. Il resveratrolo, infatti, controlla la risposta infiammatoria del corpo creando un legame con il recettore degli estrogeni, senza stimolare la proliferazione cellulare estrogenica. Il resveratrolo, quindi, è un efficace inibitore della proteina pro-infiammatoria interleuchina 6 (IL-6). L’uva contiene più resveratrolo nella corteccia e la quantità varia a seconda del tipo di uva. Altro frutto con buona quantità di resveratrolo sono i mirtilli. Quelli rossi sono in cima alla lista degli alimenti ricchi di resveratrolo. Ci sono 5,9 microgrammi di resveratrolo per grammo di frutta secca rispetto alle uve rosse, che contenevano 6,5 microgrammi per grammo.

Quando mangiare l’uva? Visto l’elevato quantitativo zuccherino, l’uva è tra i frutti maggiormente consigliati lontano dai pasti. Abbinata ad altri alimenti, infatti, può alzare in modo significativo il carico glicemico di un pasto. Il consiglio dei nutrizionisti è di mangiarla come spuntino di metà mattina o metà pomeriggio. In questi casi si può abbinare ad un dose corretta di frutta secca, come noci o mandorle. L’uva è molto buona mangiata da sola. In genere non si adatta ad abbinamenti con altri frutti come succede nelle macedonie. Il consiglio è di non esagerare nel mangiare uva a cena. Occorre masticare bene gli acini perché sono preziosi. Contengono sostanze antiossidanti, utili per rimanere giovani e proteggere il corpo dall’azione dannosa dei radicali liberi. Sono indicati anche per le persone sportive e amanti del movimento.

Mangiare uva fa bene alla memoria? Un gruppo internazionale di ricercatori dalle università di Bordeaux e Quebec ha scoperto che mangiare uva migliora la memoria. Un altro studio condotto dai ricercatori dell’Università della California di Los Angeles ha evidenziato che un’alimentazione ricca di uva può aiutare a prevenire l’Alzheimer. Il consumo di uva due volte al giorno per sei mesi ridurrebbe il declino metabolico di aree del cervello correlate all’Alzheimer. Tutto merito dei polifenoli dell’uva ad apportare così tanti benefici. Queste sostanze hanno proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. La riduzione dello stress ossidativo e il miglioramento del flusso sanguigno influisce positivamente sulla salute del cervello. L’uva, quindi, fa bene alla salute, soprattutto a quella del cervello. Non solo riduce lo stress ossidativo, ma favorisce un buon flusso sanguigno e mantiene adeguati livelli di una sostanza chimica chiave per la memoria. Il resveratrolo presente nell’uva protegge la memoria e aiuta a contrastare le difficoltà di apprendimento. Questa sostanza è stata ampiamente studiata e apprezzata per le sue capacità di prevenire le malattie cardiache. I ricercatori hanno anche visto che il resveratrolo interviene con effetti positivi sull’ippocampo, l’area del cervello fondamentale per memoria, apprendimento e umore. Il resveratrolo è un antiossidante reso famoso da alcuni studi che dimostravano potenziali effetti positivi sulla longevità di alcuni cibi come l’uva, o il vino rosso. L’uva contiene zuccheri, sali minerali come zinco, potassio, magnesio e ferro, vitamine del gruppo A, B e C, oligominerali e, in misura minore, anche proteine e lipidi. Il tutto per un apporto energetico di 62 Kcal per 100 grammi.

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