Mangiare miele a digiuno fa dimagrire? Risponde la medicina

Mangiare miele a digiuno fa dimagrire? Fra le tante diete che promettono chili di meno e che vengono diffuse su internet non manca quella con il miele. Un cucchiaio di miele al mattino, dopo il risveglio e a stomaco vuoto, riuscirebbe a far perdere anche 3 chili in una settimana. In realtà chi propone questa dieta miracolosa non la sostiene con le prove scientifiche. Il tutto si sostiene con il fatto che il miele apporta tanti benefici. Fra le tante sue capacità anche quella di sostenere la funzione metabolica e il corretto funzionamento di tutti gli organi. Ecco perché sarebbe l’ideale per coloro che intendono tenersi in perfetta linea. In molti sostengono che si riescono a perdere fino a 3 chili a settimana perché vengono ridotti drasticamente gli zuccheri lavorati e i carboidrati assunti. In altre parole il cucchiaio di miele al mattino non contiene fruttosio e saccarosio, ma solo zuccheri naturali in quantità e riesce a sedare completamente la voglia di dolce. Inoltre avrebbe un’azione detox sull’organismo e stimola la perdita di peso ma a patto che sia inserito in un regime alimentare sano.

Che cos’è il regime alimentare sano? Ecco i consigli ricavati dalle Linee Guida per una Sana Alimentazione Italiana elaborate dall’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione. Anzitutto controlla il peso e mantieniti sempre attivo. Il secondo consiglio riguarda il consumo di più cereali, legumi, verdura e frutta. Sono alimenti importanti perché apportano carboidrati (soprattutto amido e fibra) ma anche vitamine, minerali e acidi organici. Inoltre, cereali e legumi sono anche buone fonti di proteine. Per stare bene, terzo consiglio, è necessario introdurre con l’alimentazione una quantità di grassi equilibrata, senza sbilanciarsi né per eccesso né per difetto. Il quarto consiglio riguarda zuccheri, dolci e bevande zuccherate che vanno limitati. Ed ancora: bevi ogni giorno acqua in abbondanza e utilizza poco sale. Un altro consiglio riguarda le bevande alcoliche che vanno assunte in quantità controllata.

Come scegliere un miele che fa bene alla salute? La prima regola da seguire per consumare un buon miele è quella di acquistare solo miele italiano. Basta leggere l’etichetta. Su alcuni mieli prodotti da favi provenienti dall’estero trovate scritto: “miscela di mieli provenienti da vari paesi europei e extraeuropei”. La grande distribuzione ma soprattutto le aziende dolciarie preferiscono avere un miele sempre identico a se stesso in modo da non alterare il gusto e le proprietà dei prodotti nei quali esso viene impiegato. I mieli provenienti poi dall’estero (Cina o Brasile, ad esempio) sono meno costosi e quindi ancora più invitanti per la grande industria. Occorre prestare anche attenzione alla colorazione. Il colore del miele varia anzitutto dalla tipologia dei pollini raccolti dalle api. La colorazione dev’essere il più possibile omogenea e priva di stratificazioni o separazioni. Il miele non è di qualità solo se liquido. La cristallizzazione è un processo assolutamente naturale ed è segno di ottima qualità del miele. Esistono infatti solo tre tipologie di miele in cui non si verifica la cristallizzazione, ovvero: l’acacia (o robina), il castagno e il miele di melata. Tutti gli altri mieli devono cristallizzare e lo fanno, in tempi diversi, a seconda della loro composizione. Per evitarne la futura cristallizzazione, alcuni produttori sottopongono il miele a processi di pastorizzazione scaldandolo a 75° gradi. In questo modo, però, le proprietà benefiche del miele (tra cui enzimi e vitamine) vengono distrutte. Ecco perché alcuni produttori hanno aggiunto in etichetta la dicitura ‘non riscaldato’. Non vi fate trarre in inganno dalle offerte speciali.

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