Cosa succede quando si mangiano patate avvelenate? Ecco a cosa stare attenti

Cosa succede quando si mangiano patate avvelenate? L’esposizione delle patate alla luce favorisce la produzione di solanina che è un alcaloide velenoso. Questa sostanza si trasforma in tossica per l’organismo se consumata in grandi quantità. La dose tossica è di 2-5 mg per kg di peso corporeo. I sintomi possono apparire da 8 a 12 ore dopo averle mangiate, ma può accadere anche entro 30 minuti se la concentrazione di solanina è molto alta. Attenzione ai bambini per i quali occorre una maggiore attenzione riguardo il consumo di patate. Considerato, quindi, che il contenuto medio di glicoalcaloide è di 0,075 mg per un grammo di patata i conti sulla quantità di patate che si possono trasformare in tossiche è molto semplice.

Quali sono i sintomi da patate avvelenate? La solanina e i relativi glicoalcaloidi interagiscono con le membrane dei mitocondri, distruggendo le membrane cellulari, inibendo la colinesterasi e portando alla morte cellulare e possibilmente causando difetti alla nascita. I sintomi e la loro gravità dipendono dalla sensibilità di un individuo a questa sostanza chimica. Questi sintomi possono apparire dopo 30 minuti dall’aver mangiato patate anche se di solito si verificano 8-12 ore dopo l’ingestione. A bassi livelli si hanno crampi allo stomaco, nausea, bruciore alla gola, mal di testa, vertigini e diarrea. Segnalate aritmie cardiache, allucinazioni, alterazioni visive, respiro rallentato, febbre, ittero, ipotermia, perdita di sensibilità, pupille dilatate e morte.

Quante patate avvelenate ci vogliono per morire? Alcuni siti sostengono che un adulto dovrebbe mangiare un sacco di patate avvelenate. La solanina, però, non è l’unica sostanza chimica tossica delle patate. Vi è anche il chaconine. In genere la solanina è concentrata nella buccia delle patate. Ecco perché mangiare solo la buccia delle patate potrebbe causare più problemi che mangiare tutto il cibo. I livelli di solanina variano in base alla varietà di patate. Ecco perché è difficile quantificare quante patate ci vogliono per avvelenarsi. Si stima, quindi, che si dovrebbero mangiare da 2 a 5 chili di patate normali oppure 2 chili di patate verdi.

Come riconoscere le patate avvelenate? Anzitutto bisogna evitare le bucce di colore verde o le patate che hanno un sapore amaro perché possiedono un alto contenuto di solanina. Le patate verdi vanno sbucciate rimuovendo la parte rischiosa. Non dare patate verdi ai bambini perché pesano meno e sono più sensibili alla tossina. Non mangiare mai foglie e gambi di piante di patate. In presenza di sintomi dell’avvelenamento da solanina bisogna subito contattare il medico o un centro antiveleni. In alcuni casi, infatti, può essere richiesto il ricovero. Il trattamento include in genere la sostituzione di liquidi ed elettroliti da vomito e diarrea.

Cosa fare per non avere patate avvelenate? Bastano pochi accorgimenti. Anzitutto acquistare le patate al bisogno e conservarle sempre in un luogo fresco e asciutto. Evitare di mangiare patate vecchie, secche, verdi o molto germogliate. Non mangiare bucce di patate usate come snack. Rimuovere sempre la buccia insieme alle parti verdi e ai cosiddetti “occhi” delle patate in fase di mondatura. Non mangiare piatti a base di patate dal sapore amaro. Non riutilizzare mai l’acqua in cui le patate sono state bollite. Quando si friggono le patate sostituire regolarmente l’olio di frittura. Per consumare la buccia occorrono patate fresche e non danneggiate.

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