Cosa succede a chi mangia gorgonzola rimasto 5 giorni fuori dal frigo? Risponde la medicina

Cosa succede a chi mangia gorgonzola rimasto 5 giorni fuori dal frigo? Si può andare incontro alla listeriosi che è un’infezione causata dal batterio Listeria monocytogenes. Questa malattia in genere è dovuta all’ingestione di cibo contaminato. Se il gorgonzola è rimasto fuori dal frigorifero per due giorni va gettato via. Per mantenersi fresco, infattui, il gorgonzola va conservato nel frigo altrimenti si deteriora rapidamente. Conservare il gorgonzola è più complicato degli altri formaggi perché sulla sua superficie ci sono già organismi viventi che hanno bisogno di aria. Se il gorgonzola non è conservato correttamente in frigo può causare la listeriosi. Si presenta con diverse forme cliniche e si manifesta nel giro di poche ore dall’ingestione. La listeriosi è anche invasiva o sistemica.

Quali sono i sintomi della listeriosi causata dal gorgonzola? I sintomi dell’infezione da listeria sono simili a quelli di altre malattie provocate da alimenti contaminati: febbre, nausea, diarrea e dolori muscolari. Emicranie, confusione, irrigidimento del collo e perdita dell’equilibrio sono invece i sintomi della listeriosi quando si diffonde al sistema nervoso. Il rischio è molto elevato nel gorgonzola che viene prodotto con latte non pastorizzato. Per prevenire la litseriosi, infatti, bisogna consumare prodotti lattiero-caseari pastorizzati ed evitare di mangiare formaggi se non si ha la certezza che siano prodotti con latte pastorizzato. La diagnosi di listeria può essere effettuata tramite analisi del sangue o anche analisi del liquido spinale.

Come si previene la listeriosi da gorgonzola? La migliore strategia di lotta alla listeriosi passa attraverso una efficiente prevenzione, che si può facilmente attuare applicando le generali norme di igiene e attenzione previste per tutte le altre tossinfezioni alimentari. Il consiglio è di non mangiare formaggi molli come il gorgonzola se non si ha la certezza che siano prodotti con latte pastorizzato. Se non si è sicuri che il cibo sia stato ben servito o conservato è meglio gettarlo. Se il gorgonzola è stato lasciato a temperature ambiente troppo a lungo può contenere batteri o tossine. Ecco perché va gettato anche se non emette cattivo odore.

Come scegliere il gorgonzola? Per riconoscere il vero gorgonzola occorre trovarvi i marchi del Consorzio sulle due facce piane, con il numero di identificazione del caseificio. E’ necessario inoltre che sia avvolto in fogli di alluminio recanti su tutta la superficie il contrassegno consortile “g”, impresso in rilievo. Il gorgonzola, inoltre, ha un caratteristico colore bianco paglierino, con tipiche screziature verdi-blu, dovute al processo di erborinatura, cioè alla formazione di muffe. Nella tipologia piccante le venature sono più accentuate. La crosta ha un colore grigio e/o rosato e le muffe, invece, hanno un colore paglierino carico, tendente al rosso-aranciato.

Quali sono gli ingredienti del gorgonzola? Il gorgonzola DOP è prodotto esclusivamente con latte di vacca intero, proveniente dalla zona di produzione, cioè Piemonte e Lombardia. Il latte è pastorizzato, inseminato con fermenti lattici e con una sospensione di spore di penicillium e di lieviti selezionati, infine addizionato con caglio di vitello ad una temperatura di 28 – 36 °C. La forma ottenuta è, poi, sottoposta a salatura a secco. Per far sviluppare le muffe, le forme sono forate per favorire il passaggio di aria. Il Gorgonzola va consumato, per gustarlo al meglio, a temperatura ambiente, accompagnato da miele, confetture, mostarda, frutta fresca o verdure crude.

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