Cefalù: denunciati perché non stanno a casa. Appello del Sindaco

«Se siete furbi restate a casa!» E’ l’appello che il sindaco di Cefalù rivolge ai propri concittadini. Un appello a restare chiusi a casa senza rischiare per la propria salute e per quella di chi sta accanto. Il primo cittadino rivolge il suo appello ai concittadini dopo che anche a Cefalù «sono state denunciate delle persone che, violando i divieti, hanno messo a repentaglio la salute di tutti». Il sindaco Lapunzina ricorda a tutti che le forze dell’ordine effettuano controlli serrati. «Non sarà tollerato alcun comportamento che viola le disposizione governative». Preciso il consiglio del primo cittadino: «L’unico modo di essere furbi è restare a casa». Nel suo appello il sindaco aggiunge: «Rivolgo a voi, ancora una volta, il mio appello: L’unica medicina che abbiamo è restare a casa! Il comportamento irresponsabile di uno solo di noi mette a rischio la collettività e vanifica il lavoro di tante persone: medici, infermieri, volontari, Forze dell’Ordine, farmacisti e semplici cittadini che rischiano la loro vita ogni giorno». Il primo cittadino ricorda che i decreti governativi finora emanati sono chiari nel vietare ogni forma di assembramento.  Gli spostamenti sono possibili SOLO per andare al lavoro, per ragioni di salute o per COMPROVATE NECESSITÀ. In questi casi, sarà necessario provare la ragione dello spostamento alle forze dell’ordine e rispettare comunque la distanza interpersonale di almeno un metro. «Il rispetto di queste disposizioni – dice il sindaco di Cefalù – non è un consiglio ma un obbligo. I trasgressori commettono reato penale». Il sindaco chiude il suo appello che un invito: «Supereremo questo periodo di difficoltà grazie all’impegno di tutti.  Vi invito a segnalare casi sospetti di violazioni o esigenze particolari al numero verde del Comune: 800 208 129.Vi aggiorneremo costantemente sull’evoluzione della situazione, attraverso i canali istituzionali e i social!.

Cambia impostazioni privacy
Torna in alto