Perché gettare via la maionese rimasta fuori dal frigo più di 8 ore? Ecco la risposta

Perché gettare via la maionese rimasta fuori dal frigo più di 8 ore? Il Dipartimento dell’agricoltura degli Stati Uniti d’America consiglia di gettare via la maionese aperta se rimane a una temperatura superiore ai 10°C per più di 8 ore. Tutto questo non tanto perché la maionese in se sia rischiosa, quanto perché la salsa potrebbe essere stata contaminata da altri alimenti che potrebbero favorire la pericolosa crescita batterica. Si pensi in questo caso al fatto che per prelevare la maionese si è potuto usare lo stesso coltello o lo stesso cucchiaio già utilizzati per altri cibi. La colpa quindi non è tanto della maionese ma del fatto che si potrebbero non avere rispettato le regole che garantiscono la sicurezza alimentare.

La maionese è rischiosa per la salute? I ricercatori dell’Università di Berkeley hanno voluto fare un po’ di chiarezza sulla questione. Il problema per la salute umana non è la maionese, quanto il fatto che molti piatti che vengono preparati con la maionese vengono lasciati a temperature troppo alte perché possano conservarsi correttamente. La maionese che si acquista nei negozi che viene prodotta nelle industrie, dicono i ricercatori, è fatta principalmente di acqua, olio vegetale e uova. Questa maionese, quindi, non causa intossicazioni alimentari perché è fatta con uova pastorizzate. La maionese contiene inoltre aceto e succo di limone che sono acidi. Proprio l’acido è il nemico dei batteri alimentari.

Che cos’è l’intossicazione alimentare? L’intossicazione alimentare capita mangiando cibo contaminato da tossine. La maggior parte dei casi riguarda comuni batteri come lo stafilococco o l’Escherichia coli. In genere le intossicazioni alimentari si hanno quando il cibo viene lasciato fuori dal frigorifero troppo a lungo o le tecniche di preparazione del cibo possono non essere igieniche. L’intossicazione alimentare si verifica spesso dopo aver mangiato alimenti che contengono maionese che sono stati conservati male oppure mangiando carne poco cotta e prodotti lattiero-caseari mal conservati. I sintomi più comuni dell’intossicazione alimentare sono crampi addominali, diarrea, anche con sangue; febbre e brividi; mal di testa; nausea e vomito; debolezza.

Cosa fare per evitare l’intossicazione alimentare? Lavarsi accuratamente le mani e pulire piatti e utensili. Non utilizzare lo stesso piatto per carne e pesce, a meno che il contenitore non sia stato completamente lavato. Refrigerare tempestivamente qualsiasi cibo non sarà mangiato a breve. Non mangiare cibi vecchi, prodotti alimentari confezionati con un sigillo rotto, o lattine che sono ammaccate o bucate. Non utilizzare alimenti che hanno un odore insolito o un gusto guasto. Se altre persone possono avere mangiato il cibo che ha fatto male occorre farglielo subito sapere. Se si pensa che il cibo sia stato contaminato occorre denunciare il fatto.

Quali norme igieniche adottare per evitare l’intossicazione alimentare? Lavarsi sempre bene le mani con acqua tiepida e sapone prima di manipolare gli alimenti. Lavare bene frutta e verdura con acqua pulita prima dell’uso per rimuovere eventuali agenti contaminanti dal loro esterno. Tenere separati gli alimenti crudi da quelli cotti. Utilizzare utensili e taglieri diversi per alimenti crudi e cotti . Tagliare e preparare gli alimenti su superfici pulite e lavare tutti gli utensili. Non lavare mai il pollo crudo in quanto gli schizzi d’acqua potrebbero diffondere batteri in cucina. Lavare, infine, con frequenza e ad alte temperature strofinacci, asciugamani e grembiuli da cucina.

Cambia impostazioni privacy
Torna in alto