Gianna: la cefaludese artista del cucito che vive per la famiglia

Gianna detta Giannina, nasce a Cefalù il 12 Ottobre 1914. Primogenita di 6 figli la madre era Giuseppina Messina e il papà Nicolò. I due avendo molti terreni erano costretti ad andare tutti i giorni in campagna. Giannini che era la primogenita faceva da mammina ai suoi 5 fratelli. Ha avuto un’adolescenza faticosa. Nonostante il lavoro riesce a conseguire la licenza elementare. Quando i fratelli crescono lei va a scuola di taglio perché voleva diventare una brava sarta. Realizza il sogno. La sua maestra di cucito abitava accanto a lei nel Cortile Grippaldi alla Giudeca. A 12 anni la giovane Giannina confeziona il suo primo abito nuziale. Voleva specializzarsi in vestitini di bimbe e faceva modellini che sembravano bambole. Comincia a guadagnare e con i soldi si vestiva all’ultima moda. A 18 anni aveva molti pretendenti che le facevano richieste di matrimonio ma Giannina rifiutava le richieste. Viveva per l’arte e per la chiesa e frequentava l’Azione cattolica.

Un giorno fra i vicini di casa arriva la famiglia Miccichè con i suoi 10 figli. Il piccolo, Peppinello, comincia a corteggiare Giannina. Era un bel ragazzo biondo con i capelli ricci. Giannina se ne innamora e dopo 2 anni di fidanzamento i due si sposano. Fu una bella festa con carrozzella e in chiesa 4 dame di compagnia. Giannina aveva circa 20 anni. I due danno vita ad una bella famiglia ma la fabbrica dello zio dove lavorava Peppinello chiude. Senza lavoro la giovane famiglia si ritrova ad attendere il loro primo figlio. Quando nasce il figlio i due lasciano l’amata Cefalù con il figlioletto e la sorella Annetta. Vanno a Genova dai cognati. Qui trovano un po’ di tranquillità. Peppinello aveva finalmente una paga mensile. La serenità dura poco. Genova viene bombardata durante la seconda guerra mondiale. Peppinello viene richiamato alle armi. Nel frattempo Giannina partorisce il secondo figlio ed è costretta a fare ritorno a Cefalù dalla sua famiglia. Peppinello viene prima trasferito a Palermo, poi a Messina e poi di nuovo a Genova. Giannina ritorna a Genova con i 2 bimbi ma Peppinello viene mandato in Albania. La loro casa di Genova viene bombardata e rasa al suolo. Giannina ritorna a Cefalù dalla sua famiglia.

Trascorrono 5 anni prima che Peppinello torni a casa. A non tornare mai è stato il fratello di Giannina che forse è rimasto sotto le macerie a Dresden in Germania. A Cefalù la famiglia torna a riunirsi ma nel dopoguerra si stentava a vivere. Peppinello lavorava facendo sapone per le case ed andava nei paesi delle Madonie. Ritornava a casa il sabato. Nel frattempo la famiglia cresceva. Dopo 3 maschi nasce anche una bella bimba: Mariapia. Le spese crescevano e Giannina per arrotondare le entrate faceva la sarta fino alle 3 del mattino. In famiglia arriva un’altra figlia: Anna Maria. La famiglia era al completo e Giannina era felice. Il primogenito Stefano studiava poco e Giannina lo manda a studiare assieme ad altri compagni di Cefalù a Randazzo. Peppinello imbalsamava e faceva l’armiere caricando cartucce.  Era l’unica armeria che c’era a Cefalù. Giannina e Peppinello comprano due appartamenti alla Calura e ristrutturano la vecchia casa di Cortile Grippaldi. Peppinello muore nel 1981. Giannina essa sola con i figli che intanto erano cresciuti. Muore il 3 Febbraio 2008.

1950 Nicolò Failla-Giuseppina Messina genitori di Giannina
1935 Giannina Failla e Peppinello Miccichè
1936 Giannina con il 1° figlio Stefano ed il suo Peppinello
1940 Giannina con i 2 figli Stefano e Lino
1960 Giannina Failla
1960 Giannina con Peppinello ed i figli Stefano-Aurelio-Lino-Maria Pia e Anna Maria
2004 Giannina Miccichè
1990 Giannina nella sua casa alla Calura contrada Magarà
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