Torna alla luce la foce della sorgente di Presidiana: note di Geologia

Ripulita la foce della sorgente di Presidiana, nascosta da un canneto e altre piante spontanee. L’importante flusso di acqua dolce che si riversa in mare è ora visibile.  Miti e Leggende circondano questo luogo. Ma cosa sappiamo dal punto di vista geologico di questa sorgente?  Una descrizione è stata fornita da notissimi docenti Geologi: “Le Madonie con i loro potenti corpi carbonatici, caratterizzati da permeabilità elevata per fessurazione e carsismo, costituiscono uno dei più importanti acquiferi della Sicilia. Nell’unità Imerese l’intervallo calcareo-dolomitico (f.ni Scillato e Fanusi) presenta permeabilità elevata per fessurazione, mentre quello silico-calcareo-marnoso (f.ne Crisanti) possiede permeabilità variabile. Il deflusso dell’idrostruttura di M. dei Cervi è diretto in parte verso l’area di Termini Imerese e Collesano, in parte in direzione SO verso la sorgente di Scillato (portata media 500 l/s), mentre quello proveniente dall’unità Panormide, peraltro sostenuta in basso dalle argille di Portella Colla e confinata a nord dalle argille di Portella di Mandarini e dal flysch numidico, presenta due direzioni: una verso la Rocca di Cefalù e l’altra verso il bacino idrografico del F. Pollina.
In corrispondenza della Rocca di Cefalù vi sono manifestazioni sorgentizie di notevole portata, localizzate non solo nello stesso centro abitato, ma anche lungo l’intero perimetro costiero fino al porto di levante, dove si ha un’emergenza di varie centinaia di l/s che si riversa nell’area portuale (foto). Questa zona è stata oggetto di studi per definire le opportune modalità di captazione (COLTRO & FERRARA, 1980). I rilevamenti condotti per la Carta Geologica delle Madonie (GRASSO et alii, 1978) reinterpretarono i blocchi isolati dello schema geologico di OGNIBEN (1960) come elementi affioranti per faglia, ma collegati in sottosuolo tra loro e con la Rocca di Cefalù. Pertanto è evidente che l’alimentazione ha origine dai massicci carbonatici delle Madonie, con le quali la Rocca di Cefalù è in collegamento idrostrutturale: ciò rappresenta un caso in cui è il dato idrogeologico che conferma l’interpretazione dei rapporti di sovrapposizione tettonica.
Ulteriori manifestazioni sorgentizie si osservano sul versante meridionale connesse all’idrostruttura di M. Quacella” (Geologia della Sicilia – Geology of Sicily VI – Applicazione dei dati geologici alla gestione del territorio – Application of geological data to land management di LENTINI F., CARBONE S.).

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