Disposizioni Diocesane a seguito della cessazione dello stato di emergenza

Il Vescovo di Cefalù, S.E. Rev.ma Mons. Giuseppe Marciante, in seguito allo scambio di comunicazioni tra Conferenza Episcopale Italiana e Governo Italiano, con decorrenza 01 aprile 2022 è stabilita l’abrogazione del Protocollo del 07 maggio 2020 per le celebrazioni con il Popolo;
Considerata la Lettera (219/2022) del 25 marzo 2022 della Conferenza Episcopale Italiana (allegato 1);
Vista la Nota della Congregazione per il Culto Divino e la disciplina dei Sacramenti (182/22) del 25 marzo 2022 «Circa le Celebrazioni della Settimana Santa 2022» (allegato 2);
Sentito il Collegio dei Consultori in data 01 aprile 2022;
Volendo rendere esecutivo quanto condiviso con i membri della Conferenza Episcopale Siciliana nella Sessione Primaverile, e pubblicato al n. 5 del Comunicato conclusivo del 9 marzo 2022;
Condividendo la speranza di molti fedeli di poter tornare alla normalità nello svolgimento della vita ecclesiale;
Alla luce dei cann. 381 §1, 391 e 944 §2 del Codice di Diritto Canonico,
STABILISCE
I. Norme Generali.
1. La Celebrazione eucaristica, i momenti di Liturgia della Parola o di preghiera comunitaria abbiano luogo nelle chiese parrocchiali e nelle chiese sussidiarie, dove prima dell’emergenza Covid si era consueti ritrovarsi, nei santuari, nelle chiese legate a comunità religiose maschili e femminili, come pure presso le cappelle degli ospedali.
2. Non è obbligatorio rispettare la distanza interpersonale di un metro. Si predisponga però quanto necessario e opportuno per evitare assembramenti, specialmente all’ingresso e all’uscita.
3. I fedeli che accedono alla chiesa portino la mascherina e igienizzino le mani all’ingresso, utilizzando il detergente messo a disposizione.
4. Le acquasantiere continuino a rimanere vuote fino a nuove disposizioni.
5. §1 Si abbia cura di favorire il ricambio dell’aria sempre, specie prima e dopo le celebrazioni. Durante le stesse è necessario lasciare aperta o almeno socchiusa qualche porta e/o finestra.
§2 I luoghi sacri, comprese le sagrestie, siano igienizzati periodicamente mediante pulizia delle superfici con idonei detergenti.
II. Celebrazione Eucaristica.
6. Siano reintrodotti i cori e i cantori.
7. La consueta colletta durante la celebrazione torni ad essere effettuata all’inizio della Liturgia Eucaristica, nella preparazione dei doni.
8. Si riprenda la processione per la presentazione dei doni essenziali per l’Eucaristia (pane, vino e acqua) e delle offerte per i poveri, sempre avendo cura che gli offerenti si igienizzino prima le mani e indossino diligentemente la mascherina.
9. Si continui ad omettere lo scambio del segno della pace con la stretta di mano o l’abbraccio.
10. Riguardo alla distribuzione dell’Eucarestia, il Celebrante e l’eventuale Diacono o Ministro straordinario, dopo aver curato l’igiene delle mani e indossato la mascherina, comunichi sul palmo delle mani i fedeli che si accostano all’altare.
11. §1 Gli anniversari e i trigesimi nel ricordo dei defunti vengano celebrati nell’arco della settimana, eccetto la domenica, e comunque nelle Messe di orario, evitando la moltiplicazione delle Messe.
§2 Ci si attenga scrupolosamente al Can. 905 §§ 1-2 del Codice di Diritto Canonico.
III. Altri Sacramenti e momenti di Liturgia della Parola e Preghiera Comunitaria.
12. §1 Il Battesimo continui ad essere amministrato solo all’interno della Chiesa parrocchiale in cui è presente il fonte battesimale.
§2 Per le unzioni con l’olio dei catecumeni ed il sacro crisma, il ministro indossi la mascherina e igienizzi le mani.
§3 Sono abrogate le altre Disposizioni diocesane per la celebrazione del Battesimo, datate 13 giugno 2020.
13. Si favorisca la celebrazione del Sacramento della Penitenza con l’accorgimento del dispositivo di protezione individuale.
14. L’Unzione degli Infermi in casa dell’ammalato o dell’anziano sia assicurata dal Presbitero con l’uso della mascherina e l’igienizzazione delle mani.
15. I Matrimoni, da celebrarsi nella Chiesa parrocchiale o sussidiaria, vengano benedetti nell’osservanza delle Disposizioni del 27 giugno 2020.
IV. Rito delle Esequie.
16. Il Ministro benedica la salma in casa del defunto appresa la notizia della morte.
17. §1 Le Esequie si celebrino nella chiesa parrocchiale o sussidiaria con la Santa Messa, evitando il corteo dalla casa in chiesa e dalla chiesa al cimitero. Le stesse regole vanno anche per i defunti Covid-19.
§2 Siano evitate in chiesa le espressioni di condoglianze presenti nelle consuetudini delle nostre Comunità.
18. L’ultima preghiera di commiato venga fatta all’uscita dalla chiesa davanti alle porte.
19. Le Esequie non possono essere celebrate nei giorni festivi di precetto.
V. Feste religiose popolari.
20. Si riprendano le processioni a decorrere dalla Messa prefestiva della Liturgia della Domenica delle palme, e le feste con concorso di popolo siano occasione di evangelizzazione, crescita nella fede e nella carità.
21. Ai Parroci, a norma del Can. 530 n. 6 del Codice di Diritto Canonico, compete la guida delle processioni fuori dalla chiesa e impartire le benedizioni solenni fuori dalla chiesa.
22. Sono confermate, in attesa di quanto stabilirà il Sinodo Diocesano circa la Fede popolare, le Disposizioni circa le feste religiose, i comitati, le processioni emanate in data 21 novembre 2018 (allegato 3).
23. È vietato introdurre nuove processioni. Fanno fede gli elenchi circa le processioni e fiaccolate consuetudinarie depositati nella nostra Cancelleria negli anni 2018-2019.
24. Non è consentito il recupero di processioni non svolte a causa delle norme anti-pandemia.
25. Ogni Parrocchia esprima la propria lode e ringraziamento al Signore per la fine della pandemia in occasione della festa del Santissimo Corpo e Sangue del Signore, utilizzando lo Schema di preghiera che verrà preparato dal Servizio Pastorale Liturgia.
26. Per le Feste pasquali (Domenica delle palme – Pasqua) è vietato lo sparo di “bombe pirotecniche” e fuochi d’artificio in segno concreto di compassione nei confronti delle popolazioni afflitte dalla guerra.
VI. Settimana Santa.
Domenica delle Palme.
La Commemorazione dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme sia celebrata come previsto dal Messale Romano tenendo conto delle consuetudini ed esigenze pastorali locali. Si presti però attenzione che i ministri e i fedeli tengano nelle mani il ramo d’ulivo o di palma portato con sé, evitando consegne o scambi di rami.
Messa Crismale
I Presbiteri e i Diaconi e le Comunità parrocchiali si ritroveranno nella Basilica Cattedrale di Cefalù mercoledì santo, 13 aprile p.v. alle ore 17.00 per la benedizione degli oli santi degli infermi, dei catecumeni, del crisma, che serviranno per la vita liturgica della Chiesa Cefaludense. Si faccia in modo di arrivare in largo anticipo per evitare assembramenti all’ingresso e prepararsi degnamente alla celebrazione.
Giovedì Santo – «Cena del Signore».
29. §1 Nella Messa vespertina della “Cena del Signore”, per il rito della lavanda dei piedi ci si attenga a quanto prescritto ai nn. 10-11 del Messale Romano (p.138).
§2 Qualora si scelga di svolgere il rito della lavanda dei piedi, il sacerdote sanifichi le mani ogni volta; sia il sacerdote sia coloro che riceveranno la lavanda dei piedi continueranno ad indossare la mascherina.
§3 Nelle parrocchie, dove si è celebrata la Messa, se non fosse possibile utilizzare uno spazio adeguato per la reposizione e l’adorazione, per evitare assembramenti in piccole cappelle laterali, si riponga l’Eucaristia comunque nel tabernacolo consueto; il tempo dell’adorazione sia vissuto nella navata centrale della chiesa.
Venerdì Santo – «Passione del Signore».
30 §1 Tenuto conto dell’indicazione del Messale Romano (“In caso di grave necessità pubblica, l’Ordinario del luogo può permettere o stabilire che si aggiunga una speciale intenzione”, n. 12), si introduce nella preghiera universale un’intenzione “per quanti soffrono a causa della guerra”. Pertanto, nelle Parrocchie la X intercessione della Preghiera universale sarà secondo il testo qui riportato:
X. Per i tribolati
Preghiamo, fratelli e sorelle carissimi, Dio Padre onnipotente,
perché purifichi il mondo dagli errori,
allontani la pandemia, scacci la fame,
doni la pace, estingua l’odio, la violenza e ogni guerra,
renda la libertà ai prigionieri, spezzi le catene,
conceda sicurezza a chi viaggia,
il ritorno ai lontani da casa,
la salute agli ammalati
e ai morenti la salvezza eterna.
Preghiera in silenzio; poi il sacerdote dice:
Dio onnipotente ed eterno,
consolazione degli afflitti,
sostegno dei sofferenti,
ascolta il grido di coloro che sono nella prova,
perché tutti nelle loro necessità
sperimentino la gioia di avere trovato
il soccorso della tua misericordia.
Per Cristo nostro Signore.
§ 2 L’atto di adorazione alla Croce mediante il bacio sia limitato al solo Presidente della celebrazione. La Croce, o il Crocifisso, dopo la celebrazione rimanga esposto nella Chiesa per la preghiera personale: tuttavia si disponga in modo tale da non consentire il bacio dei fedeli.
Veglia pasquale.
§1 La Veglia rimane invariata in tutte le sue parti. Si celebrino di nuovo i battesimi nella Veglia, rispettando sempre le norme di cui all’art.12.§2 Prima dell’inizio della celebrazione alcuni volontari, dopo aver sanificato le mani, distribuiscano ai fedeli la candela che utilizzeranno durante la Veglia e che porteranno con sé al termine della celebrazione.
§3 Durante la Veglia si utilizzi l’incenso orientale consegnato ai Parroci e Amministratori parrocchiali al termine della Messa crismale. A conclusione della Veglia, prima della benedizione si incensi l’icona della vergine Maria mentre si canta il “Regina caeli”.
Maria Santissima Madre di Dio, invocata patrona della nostra Diocesi, e tutti i nostri Santi, intercedano presso il trono della Misericordia del Padre, affinché in nostro diletto popolo possa sempre crescere nella speranza e camminare con gioia incontro al Cristo Risorto, Signore della Storia.
Cefalù, dal Palazzo Vescovile, 01 aprile 2022.

 

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