Attenzione ai ragnetti rossi: ecco cosa succede alle nostre piante

Il ragnetto rosso, detto anche acaro rosso, è un minuscolo acaro della famiglia dei “Tetranychidae”. Attacca le piante da foglia e da fiore, all’interno e all’esterno. Le sue sembianze sono molto simili a quelle di un ragno, anche se risulta molto fuorviante definirlo tale; tuttavia, ha otto zampe, gira ragnatele ed è correlato alla stessa classe zoologica dei ragni, arachnida.

Come riconoscerlo

I ragnetti rossi sono facili da identificare, bisogna però osservare bene la pianta perché sono davvero molto piccoli. Sono dal colore rosso acceso, ma esistono anche di altri colori come giallo, bianco e verde. Vivono in colonie e stendono una ragnatela fitta e sottile. Il ragnetto rosso si nutre del citoplasma (ossia la linfa) della pianta è degli escrementi dei volatili. Il loro ciclo vitale è molto breve, infatti hanno una vita che varia dalle due alle quattro settimane. Prediligono gli ambienti chiusi e il caldo, per questo sono molto diffusi negli appartamenti e in serra. Depositano uova piccolissime e bianche sulla parte inferiore delle foglie.

Quali danni causa alle piante?

I danni possono essere molteplici, una delle più comuni è la deformità delle foglie, dove quest’ultime si arricciano e si deformano, ma possono anche comparire dei puntini sulle foglie o possono presentare dei filamenti bianchi: se ci sono dei filamenti bianchi e fitti sulle foglie o vicino allo stelo potrebbe essere la ragnatela del ragnetto rosso che stende per proteggere le uova depositate sul lato inferiore delle foglie. Su alcune piante, l’infestazione si concentra sui bordi del margine fogliare, che appare come se fosse bruciato. Nel pomodoro, ad esempio, la bruciatura delle foglie ad opera del ragnetto rosso, provoca l’ustione delle bacche, poichè i raggi solari, senza la protezione fogliare, penetrano più facilmente nei frutti.

Cause e prevenzione

L’infestazione da ragnetto rosso è favorita da precise condizioni climatiche. I climi che stimolano lo sviluppo e la diffusione di questo aracnide sono quelli caldi e secchi, caratterizzati da umidità assente e piogge piuttosto scarse. Ed è proprio nei climi aridi che il ragnetto rosso è maggiormente diffuso rappresentando una vera e propria calamità per le coltivazioni orticole. La prevenzione per evitare le infezioni del ragnetto rosso è legata soprattutto alla questione dell’umidità: più essa sarà presente sulle piante e maggiori saranno le probabilità che il ragno non si diffonda. Di solito è consigliato incrementare le irrigazioni durante le giornate troppo calde e secche e bagnare frequentemente le foglie e i germogli.

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