Uno dei “punti forti” della cucina italiana, ed in senso generico, quella occidentale è indubbiamente la pasta, orgoglio e vanto della cultura italica ed elemento imprescindibile della dieta mediterranea. Le prime forme di questa varietà di cibo che viene realizzata attraverso la lavorazione della farina, risalgono a diversi secoli fa, ma solo a partire dal medioevo le tipologie distinte di questa forma di cibo hanno iniziato ad essere definite.
Le regioni italiane sono ricche di varianti, spesso legate alle abitudini locali, e come oramai risulta noto, la pasta “fa bene” nella maggior parte dei casi: un organismo sano trae grande vantaggio dal contenuto di carboidrati e proteine.
E’ meglio mangiare pasta a pranzo o a cena? “Attenzione”
La totalità dei nutrizionisti qualificati consiglia un consumo anche giornaliero di questo alimenti, in quanto contiene un apporto di nutrienti assolutamente fondamentale per l’organismo. Ma quando è meglio consumarla, a pranzo o cena?
Non esiste una vera e propria “norma”, anche se sono molti a preferirla nel pomeriggio, in quanto più facile da “digerire”. In realtà rispetto ad un secondo piatto, costituito il più delle volte da proteine, un piatto medio di pasta non richiede un tempo superiore alle 2 ore (di media) per essere completamente smaltito dall’organismo.
E’ assolutamente consigliabile mangiare pasta anche la sera, avendo però l’accortezza di scegliere condimenti più leggeri e magari optando per la pasta integrale, maggiormente ricca di fibre e perciò maggiormente adatta ad essere “assimilata” dall’organismo, sopratutto se abbiamo l’abitudine a cenare tardi.
Mangiare pasta la sera, senza condimenti troppo difficili da digerire, può avere anche una funzione benefica, migliorando la qualità del sonno, sopratutto se consumata al posto di un pasto a base di carne rossa, ad esempio. La pasta la sera aumenta la produzione di serotonina, ossia l’ormone della felicità e del buonumore, che può indubbiamente aiutarci a dormire più serenamente.
