Se vuoi vedere il comune più generoso della Sicilia ecco la località che devi subito visitare

I suoi abitanti sono appena 3.334 e si estende su una superficie di 134,66 chilometri quadrati. Si trova nel palermitano e la sua festa patronale si tiene la terza domenica di settembre. All’interno di questo comune abitano 1.505 famiglie. Il reddito medi si aggira intorno agli ottomila euro e l’età media degli abitanti è di circa 49 anni.  Stiamo parlando di Polizzi che nel 1234 ottiene il titolo di “Generosa” da Federico II re di Svezia. Oggi il suo dolce tipico è lo sfoglio.

Un pò di storia

Le sue origini risalgono al sesto secolo avanti Cristo. I bizantini l’hanno abitata fino all’882. Con l’arrivo dei saraceni hanno abitato attorno alla chiesa di San Pancrazio. Per i due secoli successivi è un centro arabo molto rinomato. I normanni riportano la libertà e lo sviluppo. Nel 1282 la città partecipa ai vespri siciliani. Il periodo di maggiore splendore è nel Rinascimento. Nasce la prima scuola pubblica. Oggi il comune risente della mancanza di lavoro e soffre il nuovo dramma dell’emigrazione.

Il tesoro delle Madonie

A Polizzi si trova il tesoro delle Madonie che è un Trittico di scuola fiamminga. Nel pannello centrale vi è rappresentata la Vergine Maria. E’ seduta su un ricchissimo trono d’oro posto sotto una tenda. Sulla gamba destra regge seduto Gesù Bambino. Il Figlio gioca con un libro che la Madre regge con la mano sinistra. Nel pannello laterale di sinistra è raffigurata santa Caterina d’Alessandria. E’ identificata grazie a due segni agiografici: la spada e i resti di una ruota dentata. Sul pannello di destra è raffigurata Santa Barbara con sullo sfondo una torre.

Polizzi custodisce tantissime opere d’arte. Nella chiesa di santa Maria delle Grazie è custodita una pregevole custodia lignea scolpita nel 1697. E’ stata realizzata dallo scultore polizzario Pietro Bencivinni. Nella chiesa del Carmine, invece, si trova un Crocifisso ligneo attribuito ad uno scultore della scuola di Frate Umile da Petralia. Nella stessa chiesa c’è una statua della Madonna del Carmelo realizzata da Filippo Quattrocchi. Sempre nella stessa chiesa c’è una bella tela della Madonna del Carmine. E’ stata realizzata nel 1541 dal pittore spagnolo Johannes de Matta. Nella chiesa madre è custodito un sarcofago in marmo del Gagini. Ha conservato le spoglie del Santo patrono di Polizzi che oggi sono collocate in un’urna d’argento.

Chi va a Polizzi deve mangiare lo sfoglio

Lo sfoglio è un dolce di pasta frolla. Porta dentro una crema realizzata con tuma di formaggio, cioccolato e cannella. Sono diversi i paesi del circondario che cercano di imitarlo. In realtà la ricetta della tradizione è conosciuta solo da alcune famiglie polizzane.

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